LA BEVANDA
Afternoon tea: il rito nato nel 1800
Fu Anna Maria Stanhoper Russel a inventare l’abitudine quotidiana di metà pomeriggio. In poco tempo un evento immancabile
A colazione, a pranzo, nel pomeriggio, a cena, «È sempre l’ora del tè», come recita una delle frasi più celebri de Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Quello bizzarro a cui partecipa la protagonista del romanzo di Lewis Carrol, in compagnia del Cappellaio Matto e della Lepre Marzolina, è senza dubbio un afternoon tea party, il tè del pomeriggio, un vero e proprio rito, da secoli simbolo dell’identità britannica.
Per la prima volta nel 1658, una rivista di Londra scrisse di una bevanda cinese chiamata Tcha o Tee venduta in un negozio della capitale e negli stessi anni, Caterina di Braganza, la principessa portoghese che andò in sposa a Re Carlo II, la introdusse a corte e tra la nobiltà dell’epoca. Ma spetta a Anna Maria Stanhope Russel, amica e consigliera della Regina Vittoria, ad aver inventato il vero e proprio rito pomeridiano del tè.
Luglio, 1841, Belvoir Castel, ore 16. La settima duchessa di Bedford, in vacanza nella sua residenza estiva, si stava godendo il suo pisolino in un’afosa giornata quando, colta da un languore allo stomaco e con le forze che le stavano venendo meno, lamentandosi per il pranzo poco sostanzioso, chiese alla sua cameriera di servirle un buon Darjeeling accompagnato da panini, burro, marmellata e una fetta di torta. Dopo il primo sorso si sentì subito meglio e decise, facendo di necessità virtù, che quella sarebbe diventata una piacevole abitudine quotidiana. Pian piano iniziò ad invitare nella sua residenza estiva gli amici più cari, per condividere un piacevole momento tra chiacchiere, pettegolezzi, tè e dolcetti sfiziosi.
Tornata a Londra, la duchessa continuò a ricreare nei salotti della capitale quella che era ormai già diventata una tradizione, un rito immancabile dell’alta società che prevedeva codici e comportamenti precisi e che influenzò anche i costumi dell’epoca tant’è che nel 1955 venne disegnata la prima linea di capi femminili appositamente creati per l’ora del tè. La Regina Vittoria, a cui pare fosse vietato consumare la bevanda prima della sua incoronazione, non disdegnò la nuova abitudine che soleva accompagnare con un dolce composto da soffici strati farciti con marmellata, rigorosamente di lamponi o di fragole e panna montata. La Victoria sponge cake è ancora oggi uno dei dolci tipici del Regno Unito.
Si dice che una tazza di tè fumante a metà pomeriggio riuscisse a mitigare il suo carattere austero e il suo piglio algido. Metà pomeriggio è un concetto temporale piuttosto vago. Infatti l’afternoon tea necessita di un cronometro alla mano, per essere considerato tale. Il tea time scatta dalle 16 alle 18, non un minuto di più, non uno di meno. Il primo, molto simile a una merenda, il secondo ricorda piuttosto una sorta di aperitivo o, in alcuni casi, una vera e propria cena. Ben presto l’usanza, dai salotti aristocratici, si diffuse anche tra la borghesia, entrando a tutti gli effetti nelle case degli inglesi come break time pomeridiano o, nel caso dei ceti operai, come vera e propria pausa di metà giornata per riprendersi dalle fatiche fisiche e dal duro lavoro.
Col tempo l’abitudine di consumare una tazza di tè caldo si consolidò e assunse nomi ben precisi. Può essere basso o alto. Il low tea, in genere servito alle 16, è accompagnato da dolcetti e tartine e servito su tavolini bassi, come quelli delle sale da tè o dei salotti dell’alta società. L’high tea è consumato nel tardo pomeriggio ed è affiancato da un pasto vero e proprio che può sostituire la cena e servito su tavoli alti, come quelli delle sale da pranzo.
Con i tè danzanti di gran moda nei primi decenni del XIX secolo, dove si sorseggiava la bevanda tra un ballo e l’altro, l’afternoon tea fu declinato in numerose varianti. Ad esempio, i garden tea party, tradizione di epoca vittoriana molto amata anche dalla Regina Elisabetta II. In queste occasioni, accanto alla bevanda protagonista è concesso degustare anche punch, champagne e sorbetti immersi nell’atmosfera magica di parchi e giardini. Per i regnanti inglesi il garden tea party annuale è, ancora oggi, un evento immancabile che si consuma sui prati di Buckingham Palace in primavera e su quelli di Holyroodhouse a Edimburgo d’estate.
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