SALUTE
Antibiotici sempre più resistenti
Non sono farmaci per curare il mal di gola: utilizzarli frequentemente sviluppa un adattamento dei microrganismi che sopravvivono e proliferano
L’antibiotico-resistenza è un fenomeno dilagante e molto pericoloso, causato dall’abuso e dall'impiego sbagliato di questi farmaci, che sono invece una notevole risorsa terapeutica nelle infezioni causate da virus. Solo in Italia, sono circa 11mila le persone che ogni anno muoiono a causa di infezioni resistenti agli antibiotici. Oltre 10 milioni i decessi in tutto il mondo.
E' recente una ricerca sull’utilizzo improprio degli antibiotici nel nostro Paese: un italiano su 2 non ha mai sentito parlare di antibiotico-resistenza e il 74% degli intervistati afferma di aver utilizzato antibiotici negli ultimi dodici mesi, di questi il 56% lo ha fatto per infezioni del tratto respiratorio superiore (mal di gola, faringite, laringite, tonsillite).
La ricerca ha preso in esame un campione di 1.300 individui, rappresentativo della popolazione italiana adulta, ed è stata presentata in occasione della Settimana mondiale sull'uso degli antibiotici (18- 24 novembre 2023). Ha condotto la ricerca Iqvia, agenzia specializzata nella elaborazione di dati sanitari, per conto della Reckitt, leader nella produzione di farmaci da banco di automedicazione (OTC), da acquistare in farmacia senza ricetta medica (SOP).
Per curare le comuni infezioni delle vie respiratorie superiori, quelle di origine virale come raffreddore, influenza e mal di gola, gli antibiotici il più delle volte non sono necessari, perché si tratta di infezioni contro le quali gli antibiotici non esplicano un effetto terapeutico. Inoltre, utilizzare frequentemente gli antibiotici, porta a sviluppare un adattamento di alcuni microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere, resistere e, perfino, proliferare in presenza di una concentrazione di un agente antibatterico, generalmente sufficiente ad inibire o uccidere microrganismi della stessa specie, rendendo, così, l’azione dell’antibiotico inefficace.
Anche l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha accertato che in 9 casi su 10 il mal di gola è di origine virale e non batterica, quindi per curarlo non necessita l’assunzione dell’antibiotico. Ciò nonostante, in Italia, il mal di gola è la patologia con la più alta percentuale di utilizzo inappropriato di antibiotici. Il mal di gola, sicuramente doloroso e autolimitante, si risolve quasi sempre entro 3-7 giorni, anche senza farmaci.
Per il trattamento sintomatico del mal di gola possono risultare utili le formulazioni di FANS da somministrare a livello locale, come ad esempio quelle a base di flurbiprofene, poiché Il sollievo sintomatico conseguente all’applicazione locale di FANS rappresenterebbe quindi un fattore rilevante per i pazienti, in grado così di ridurre l’uso inappropriato degli antibiotici» conclude Sessa. Dall’indagine emerge anche come il medico di medicina generale continui ad essere il punto di riferimento per il paziente nella ricerca di informazioni.
Ad aggravare la situazione ci sono purtroppo gli errori legati alle modalità di utilizzo degli antibiotici che, come dimostrato dalla ricerca, rivelano atteggiamenti scorretti e credenze sbagliate, potenzialmente pericolose per la salute: il 41% degli intervistati non collega la resistenza dell’antibiotico alla sua assunzione senza una reale necessità, il 49% è propenso ad utilizzare l'antibiotico che ha già a disposizione in casa, senza una nuova prescrizione, il 46% utilizzerebbe erroneamente antibiotici per curare infezioni virali, senza consultarsi con il medico.
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