TRIBUNALE
Busto, vende casa, auto e garage per patteggiare
Truffa del parcometro: ex dipendente Agesp “concorda” 3 anni restituendo i 110mila euro sottratti
Patteggiamento a tre anni per truffa. La donna, ex dipendente Agesp, l’ha ottenuto sborsando l’esatto ammontare del denaro che aveva sottratto dai parchimetri di Busto Arsizio: 110mila euro. Difesa dall’avvocato Francesco Trotta, ha versato 30mila euro in contanti e il resto lo ha racimolato vendendo un appartamento, due garage e due auto. Del resto questi erano gli accordi presi tra il legale e il pubblico ministero Nadia Calcaterra e ieri pomeriggio, martedì 29 ottobre, il gup Veronica Giacoia ha ratificato.
LA COLONNINA ABBATTUTA
L’inchiesta partì dall’abbattimento di una colonnina della sosta, travolta da un automobilista che aveva perso il controllo del veicolo. I tecnici intervenuti per la riparazione si accorsero che il programma del rendiresto del parchimetro era stato alterato al rialzo. Il tetto massimo di monete non era quindi conforme a quanto previsto dal software, così Agesp fece controllare gli altri trentotto apparecchi in servizio - di cui l’imputata era responsabile - e constatò identiche anomalie. Gianfranco Carraro, direttore generale della società e Alessandro Della Marra, rappresentante legale lo segnalarono all’autorità giudiziaria.
LA TASTIERINA
Gli inquirenti scoprirono così che l’ormai ex dipendente aveva scoperto il funzionamento di uno strumento elettronico particolare, una tastierina comprata online, i cui input interferivano con l’emissione delle strisciate delle monete contenute nel rendiresto, così nessuno poteva accorgersi del taroccamento della soglia massima di capienza. I soldi in più - per sua stessa ammissione durante l’interrogatorio - li raggranellava lei. Possibile che al trucchetto ci fosse arrivata grazie a un suo colpo di genio?
IL COLLEGA COMPLICE
L’idea forse era stata davvero sua, ma godeva della complicità di un collega: quello che le timbrava il cartellino quando la cinquantenne era impegnata a rubare i soldi dai parchimetri. L’uomo ha patteggiato: l’avvocato Luca Abbiati ha concordato con il pm sei mesi convertiti in pena pecuniaria
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