IL “NO”
Cardano boccia il Masterplan di Malpensa
Un altro Comune si oppone all’allargamento dell’area cargo
Non favorevole. Questo è il parere espresso ieri sera, martedì 29 ottobre, dal consiglio comunale di Cardano al Campo al Piano di sviluppo e ampliamento dell’aeroporto di Malpensa. Le opposizioni, ovvero Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Uniti per Cardano, si sono astenute dalla votazione mentre la maggioranza di centrosinistra ha votato contro il Masterplan.
LE RAGIONI DEL NO
Nel suo intervento il sindaco Lorenzo Aspesi ha spiegato i quattro motivi che hanno portato l’amministrazione a esprimere un voto non favorevole sul «Masterplan aeroportuale al 2035». Per prima cosa la previsione nel Masterplan di un’area urbanizzata a vocazione terziaria e ricettiva denominata “Airport City” non è di «interesse generale» perché le sue finalità sono legate ad uno sviluppo immobiliare e alle «effettive richieste espresse dal mercato», che non trovano rispondenza nel quadro normativo di approvazione delle opere e infrastrutture pubbliche di interesse generale.
LE DIMENSIONI
Al secondo posto ci sono le dimensioni territoriali e urbanistiche dell’area terziaria e ricettiva denominata “Airport City” che «sono in contrapposizione» con lo sviluppo territoriale di Cardano al Campo, che negli Ambiti di Trasformazione AT1 e AT2 individuati dal PGT, «ha inteso prevedere le funzioni terziare e ricettive indotte principalmente dall’Aeroporto Malpensa, e che condizionano la realizzazione di uno degli obiettivi strategici del PGT». Inoltre il Masterplan «non è sostenibile” per il Comune di Cardano al Campo perché la sua attuazione “condizionerebbe il PGT e inciderebbe pesantemente sulla pianificazione urbanistica e la gestione e sviluppo del territorio, facendo venir meno anche potenziali risorse di finanziamento dei servizi pubblici».
Infine, il documento presentato conferma una visione centralistica dello sviluppo dell’aeroporto di Malpensa «che potrebbe condurre ad una progressiva trasformazione di Cardano al Campo in un quartiere dormitorio e all’abbandono e dismissione dei capannoni e delle aree terziarie-produttive». Strutture che invece potrebbero essere funzionali al Masterplan evitando ulteriore consumo di suolo e cementificazione come auspicato anche nel documento dei Sindaci del CUV alla richiesta di una ZES ( zona economica speciale) o di una ZLS ( zona logistica semplificata).
OPPOSIZIONI ASTENUTE
«Voi chiedete un parere negativo ma la di là di Malpensa city, su cui ho grande perplessità e sono d’accordo con voi, sul resto mi sembrano argomenti che parlano di potenziare la logistica e migliorare l’area della stazione» interviene Giacomo Iametti, capogruppo di opposizione «il mio non è un intervento in contrapposizione ma dispone ed invito ad una riflessione, non possiamo solo subire l’aeroporto, ma dobbiamo capire le esigenze del territorio e rivedere il Pgt».
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