IL RICORDO
Chi era Pierluigi Talamona, «gigante del ciclismo amatoriale»
Dopo la pensione aveva viaggiato per il mondo in sella alla sua bicicletta. Martedì il tragico incidente sulla Sp1 a Cocquio Trevisago

«Pierluigi era persona sempre positiva, sorridente. Era un gigante del ciclismo amatoriale. E sul gradino più alto del podio del Mondiale master Gravel, conquistato nel 2023 in Veneto, esprimeva gioia pura». Gli amici ricordano Pierluigi Talamona, 77 anni di Inarzo, morto martedì pomeriggio – 13 maggio – in sella alla sua bicicletta scontratasi frontalmente con la Fiat 500 L che ha invaso la corsia opposta della Provinciale 1, a Cocquio Trevisago. La conducente dell’auto è indagata per omicidio stradale; ora si attende l’autopsia sul ciclista per poi fissare la data del funerale.
DALL’INFORMATICA ALLA BICICLETTA
Nato a Porto Ceresio, finita l’attività lavorativa, nel campo dell’informatica, che lo aveva portato in giro per il mondo, Pierluigi aveva continuato a viaggiare con la bicicletta. E aveva affrontato sfide difficili, accompagnato all’inizio dei viaggi dalla moglie Franca Vanoi con la quale abitava a Inarzo. Memorabile quella nel luglio del 2016 quando dal Belgio raggiunse la Turchia per la Transcontinental Race, una gara di quattromila chilometri, in cui ognuno doveva fare per sé, seguendo percorsi individuali. Talamona aveva anche trionfato nell’Europeo in Belgio.
L’articolo completo sulla Prealpina di giovedì 15 maggio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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