L’INDAGINE
Bancarotta fraudolenta: sei arresti per una ditta operante nel Gallaratese
Alla società, ormai insolvente, sarebbero stati distratti anche gli ultimi beni intestati. L‘azienda di Novara era attiva nel settore dell’antincendio
Sei arresti - quattro persone in carcere e due agli arresti domiciliari - e un sequestro preventivo. È il bilancio dell’operazione del Comando provinciale della guardia di finanza di Varese, su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Novara, al termine di un’indagine che ha interessato una società operante nel settore dell’antincendio con sede a Novara ma operante nel Gallaratese.
LE INDAGINI
Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con l’analisi della società e i relativi debiti tributari e previdenziali accumulati. Successivamente, dalla disamina della documentazione societaria, bancaria e dall’escussione di diversi soggetti coinvolti, emergeva la circostanza per cui la società era stata depauperata di ingenti somme nel corso della vita aziendale. In seguito, poiché ormai la società si trovava in uno stato di estrema insolvenza, l’amministratrice di diritto decideva di rivolgersi a un pregiudicato, residente nella provincia di Pavia, a capo di un sodalizio criminale, al fine di disfarsi dei debiti accumulati, che accettava e, insieme ad altri quattro prestanome, distraevano gli ultimi beni aziendali rimasti ossia denaro, autoveicoli e due immobili a Somma Lombardo, intestandoli, unitamente alle quote societarie, a due nullatenenti, facenti parte della consorteria criminale.
I PROVVEDIMENTI
Per quanto emerso dalle indagini, venivano denunciati i sei sodali coinvolti nella vicenda e segnalati i due immobili distratti. Considerata la gravità dei fatti, i precedenti penali in carico ai soggetti tra cui reati legati agli stupefacenti e in un caso anche di associazione di tipo mafioso, le esigenze cautelari e la recidiva in capo al sodalizio criminale, la Procura di Novara ha avanzato la richiesta di misura cautelare personale nei confronti degli indagati e il sequestro degli immobili distratti. Il Tribunale di Novara ha accolto le richieste e ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti di quattro soggetti, tra cui il personaggio di spicco del sodalizio, e gli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratrice di diritto della società e della testa di legno nonché il sequestro preventivo dei due immobili distratti. Dei soggetti arrestati, tre sono stati condotti presso il carcere di Pavia a disposizione del giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia, mentre un prestanome sarà a disposizione presso il carcere di Vigevano dove risulta già detenuto per reati di truffa.
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