VIA PUGLIA
Invasione di topi
Nel terreno di fronte alle case popolari ce ne sono centinaia. E si vedono

«Due topolini? Saranno centinaia». Salvatore abita in uno dei palazzoni rossi di via Puglia, non lontano dalla rotonda dove la strada incrocia via Forze Armate. Forse esagera ma, comunque sia, tra i suoi vicini c’è chi non si lamenta che la vista abbia cominciato a calare, perché così, almeno, di topi ne vede di meno. «Glielo dico dandole anche il mio nome - aggiunge Giovanna - via Puglia è invasa».
I buchi che vengono utilizzati dai roditori per spostarsi da un punto all’altro del giardino dei palazzi di edilizia pubblica sono ben visibili nel prato che separa i condomìni dal terreno incolto a ridosso del rondò. Se si presta attenzione e non si fa rumore, li si vede – sia i tunnel sia gli animali – anche stando sul marciapiede, ai piedi della rete di recinzione. «Soprattutto quando c’è il sole», nota Salvatore. Come l’altra sera all’ora dell’aperitivo, quando quattro roditori di piccole dimensioni si sono nascosti nel verde non appena hanno sentito avvicinarsi la macchina fotografica.
Il terreno che è diventato casa dei ratti è quello sul quale il Comune, da tempo, ha previsto la nascita di un nuovo comparto di edilizia pubblica. La convenzione - ricorda l’assessore ai Lavori, Sandro Rech - già ci sarebbe. Ma fino a pochi anni fa su quel campo stava una sorta di deposito. «Una persona che abitava qui vicino ci depositava di tutto, ora quella persona è morta», racconta chi vive in via Puglia. Sono rimasti però dei frammenti di materiali che potrebbero contenere fibre d’amianto. E così, prima di poter dare corso al progetto residenziale, Palazzo Borghi deve imboccare la strada della bonifica. Cosa che ha cercato di fare già tempo fa, prevedendo una spesa netta di poco inferiore ai centomila euro. Il Covid ci ha messo del suo per rallentare le cose ma ora pare che l’iter stia per riprendere. «Avrebbe dovuto vedere quanti topi sono saltati fuori quando sono venuti a portare via la terra», ricorda intanto Giovanna.
Ed è questo il punto. Della bonifica, in parte fatta e in parte da fare, non si dubita attorno al rondò di via Forze Armate. «A noi quello che dà più fastidio sono i topi: il resto, non lo sappiamo cosa c’è», spiegano alcuni residenti. I roditori, del resto, li si vede e li si sente. «Entrano anche da noi, sulla scala», sottolinea una degli inquilini dei palazzoni. «Non sappiamo che farci».
A peggiorare le cose ci si mettono i rifiuti. Sacchi e bidoni vengono esposti davanti alla rete di cinta del terreno che attende un nuovo destino. Ad essi capita che si aggiungano resti di cibo mai finiti nel contenitore dell’umido. E per i topi è festa. Senza contare qualche distrazione nel giorno di raccolta: sabato scorso alle 18.30, ad esempio, c’era già un sacco della plastica in attesa di essere ritirato, come se gli operatori dovessero passare la mattina di domenica 25 aprile. Una questione di decoro sulla quale gli uffici municipali hanno insistito parecchio in passato, che di certo non aiuta a dare lo sfratto ai ratti di via Puglia.
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