IL GIUDIZIO
Giorgetti contro Report. Il processo a Varese
La Cassazione ha stabilito la competenza territoriale. Il legale di Ranucci invocava quella di Roma. Il ministro, parte civile con l’avvocato Monica Alberti, chiede i danni per la diffamazione
Il processo ai giornalisti di Report per la presunta diffamazione del ministro Giancarlo Giorgetti sarà celebrato a Varese. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, alla quale si era rivolto il giudice Luciano Luccarelli per dirimere la questione della competenza territoriale. Il dubbio era su due principi, per i quali la giurisprudenza non sembra essere univoca: il luogo dove è stato prodotto il servizio incriminato e la residenza della parte offesa.
Il procedimento è a carico di Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione di Rai 3, e dell’inviato Giorgio Mottola, autore di due servizi dell’ottobre 2020, in cui - secondo l’accusa - il ministro Giorgetti (all’epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) veniva presentato come «avvezzo a favorire indebitamente i propri amici e colleghi di partito», tra cui veniva indicato l’avvocato varesino Andrea Mascetti che a sua volta è parte offesa in un altro processo (dello stesso filone) nei confronti di Ranucci.
Era stato il difensore dei due giornalisti di Report, I’avvocato Mario Casellato, a sollevare la questione dell’incompetenza territoriale del Tribunale di Varese poiché il servizio contestato fu realizzato a Roma, sede degli studi Rai. La Cassazione ha dato torto a questa interpretazione. E dunque, Ranucci sarà sul banco degli imputati in piazza Cacciatori delle Alpi.
Giancarlo Giorgetti è assistito dall’avvocato Monica Alberti dello studio legale Mascetti: si è costituto parte civile.
© Riproduzione Riservata