APPELLO ALLA REGIONE
Grandine, rimborsi fantasma
A nove mesi dalla tempesta si aspetta ancora
Dopo cinque mesi dall’annuncio dell’erogazione dei fondi, tramite bando, per i paesi colpiti dal maltempo, non sono ancora disponibili gli stanziamenti da parte del Governo: non un euro di rimborso per i privati. Sul tema la consigliera comunale Lisa Molteni si è confrontata sia con l’amministrazione Castagnoli («che da sempre si è dimostrata presente e reattiva e in questi mesi non si è mai fermata»), sia con alcuni colleghi consiglieri in Regione, «che mi aspetto interroghino la giunta Fontana per capire se tempi e risorse sono certi».
Portavoce delle istanze
Molteni, che ha raccolto molte istanze aiutando i cittadini a compilare le domande, afferma che «bisogna cominciare a dare risposte più veloci e concrete»: «A chi spettano quei rimborsi servono velocemente, per evitare che nei prossimi mesi un evento ordinario produca danni straordinari. Gerenzano sta affrontando una sfida gigantesca per la sua dimensione: per completare i progetti della ricostruzione, infatti, serve personale e le norme fissate dal Governo non permettono di avere facilmente nuove risorse umane, fondamentali per portare avanti le pratiche. Le grandinate su Gerenzano sono state una tragedia, dalla quale si deve uscire con approcci nuovi». La vicenda ha anche un risvolto politico. Al centrodestra Lisa Molteni rimprovera di non essere mai entrato nel merito della vicenda: «Dopo tutto questo tempo le famiglie di Gerenzano non hanno ancora ricevuto un centesimo di rimborso. E dire che, da leghisti, dovrebbero essere maggiormente informati circa i fatti dai loro consiglieri regionali e deputati di riferimento (mai visti sul territorio, fra l’altro, nel periodo del bisogno) forse a loro non interessa l’argomento? A Gerenzano sì, ai gerenzanesi sì».
Tosap prorogata
Intanto scadrà il 30 giugno la proroga dell’esenzione dal pagamento della Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, per i ponteggi montati per riparare i tetti danneggiati dalle grandinate. La delibera è stata approvata nel consiglio comunale, quando il sindaco Stefania Castagnoli ha comunicato la decisione motivandola col fatto che «sono ancora molti i cantieri e i ponteggi in corso per rimediare ai danneggiamenti degli edifici dovuti ai forti nubifragi dello scorso luglio». Già dopo le due grandinate la giunta aveva autorizzato l’occupazione di strade e spazi pubblici per le opere di ripristino, senza versare il canone per tutto il 2023: «Non tutti i fabbricati sono stati ripristinati integralmente - ha aggiunto Castagnoli - per cui abbiamo voluto venire incontro ai cittadini sospendendo il canone di occupazione del suolo pubblico sino a fine giugno». Sono peraltro due le ragioni principali per cui non sono ancora state ultimate le opere di ripristino degli immobili: difficoltà nel reperire i materiali e poche ditte disponibili a operare.
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