IL VERDETTO
La Svizzera: trota pesce dell’anno
I pescatori del Luinese d’accordo: «Specie da proteggere»
La Asd Pescatori alto Verbano, che comprende non solo i pescatori di Luino ma di buona parte del nord del Maggiore, difende l’ecosistema locale. Basti anche solo pensare al lavoro fatto con l’incubatoio di Maccagno con Pino e Veddasca, al grido d’allarme per salvare la struttura e il lavoro dei volontari dalla possibile chiusura a causa della mancanza di fondi, e alla necessità di metterci mano per salvare la vita dei pesci, soprattutto delle trote.
Esagerazione? No, visto che nei giorni scorsi importanti biologi ed esperti ittici internazionali nella vicina Svizzera venerdì 3 gennaio, tramite la Federazione Svizzera della Pesca, hanno nominato la trota «Pesce dell’anno 2020», con tanto di comunicato ufficiale dove questo pesce viene definito il più amato e più pescato. E da quest’anno anche quello maggiormente sotto osservazione e tutela perché, come ricordano sia i pescatori svizzeri che quelli sul Verbano, la sua presenza nei corsi d’acqua è fortemente minacciata. Le motivazioni sono molte e proprio l’associazione luinese dei pescatori da tempo, accanto alla richiesta di aiuto, spiega che perdita di habitat naturale, inquinamento, captazioni d’acqua anomale o non autorizzate, immissioni di liquami nel lago, pesticidi, funghi, batteri e acqua troppo calda mettono a repentaglio la vita di questi animali in maniera massiccia. «L’utilità di avere un impianto funzionante, anche dal punto di vista tecnico, ha riferito ieri un pescatore dell’associazione luinese, non salva tutte le trote ma aiuta nel loro ripopolamento. Per noi la trota non è il pesce solo del 2020 e lo dimostra il lavoro che stiamo facendo tutti insieme, coinvolgendo anche i Comuni e la Comunità Montana. I problemi appena elencati sono reali ma ci sono anche forti presenze di uccelli piscivori come cormorani, aironi, svassi, che non c’erano o non in questo numero fino a qualche anno fa. In questi ultimi anni sono aumentati esponenzialmente». Il problema è noto tanto a Regione Lombardia, quanto agli ambientalisti.
Il Pirellone lo scorso 14 ottobre ha infatti previsto che dal 1 ottobre 2019 al 15 marzo 2020, dovranno essere abbattuti 993 esemplari, pari al 10% dei cormorani conteggiati in Lombardia.
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