MUSICA
Lady Gaga, la doppia identità si fa musica
“Harlequin” è pieno di contrasti e segna il ritorno al jazz dell’artista. Contiene 13 tracce rielaborate dalla colonna sonora di “Joker: Folie à Deux”
Dove finisce il personaggio e inizia l’artista? Non è l’artista stesso il personaggio di se stesso? Forse sottopelle Lady Gaga sta comunicando questo ai suoi fan, nelle settimane successive alla pubblicazione di un album, Harlequin, che prende esplicitamente le mosse dalla sua ultima, clamorosa partecipazione cinematografica nel secondo capitolo del Joker di Todd Phillips. Abbinamento collaterale e al contempo stesso colonna sonora di Joker – Folie à Deux appena uscito, il disco nasce a tutti gli effetti dalle riprese che hanno visto Gaga nei panni di Harley Quinn, la diabolica partner del giullare del crimine di Gotham City anche stavolta interpretato da un magnetico Joaquin Phoenix. Data la natura associabile al musical di grandi sprazzi della pellicola, la cantautrice si è rivelata una perfetta e convincente coprotagonista, capace di calarsi nella parte a tal punto da far esondare l’ubris adrenalinica di Harley, aka Lee Quinzel, in un progetto discografico. La tracklist rivela una molteplicità di influenze che non solo si pongono in sintonia con il carattere bizzarramente patchwork dell’iconica villain, ma confermano una tendenza ben precisa all’interno del percorso artistico di Gaga, la quale non è certo la prima volta che esplora funk, blues e jazz a fianco del riconoscibile filtro che ha saputo applicare negli anni alla tradizione pop americana. Anzi, sono proprio le movenze swing quelle più sfruttate stavolta, in un tacito omaggio alla musica del suo amico e collaboratore Tony Bennett. Nella fattispecie, Harlequin è un’antologia di cover rimaneggiate appositamente per il film. Spiccano lo spiritual Oh, When the Saints, Close to You di Burt Bacharach, That’s Life di Frank Sinatra, Get Happy di Judy Garland e Good Morning di Gene Kelly, oltre ovviamente ai classici tratti da musical come (non a caso) The Joker, il successo dello stesso Bennett World on a String e la memorabile Smile di Charlie Chaplin, scelta eloquente in tema di pagliacci. Il sorriso è anche al centro del visual promozionale dell’album, che vede Gaga cantare e ballare tra le sale del Louvre di Parigi per poi dipingere sul volto della Gioconda un ghigno rosso fiammante. Soprannominato LG6.5, Harlequin prepara il terreno al prossimo disco di inediti dal titolo provvisorio, per l’appunto, LG7.
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