CALCIO
L’invincibile Rossi festeggia i 60 anni con il “suo” Cesena
Ha conservato il record assoluto di imbattibilità in serie A per 22 anni. E ora?
Un metro e novantasette di esuberanza fisica e strafottenza esibita ad arte. Così viene ancora oggi definito uno dei più forti e sottostimati portieri italiani di tutti i tempi: Sebastiano Rossi. In pochi gli riconoscono i meriti che ha avuto nel contribuire alla vittoria del Milan di una Coppa Intercontinentale, una Champions League, due Supercoppe Uefa, cinque Scudetti, tre Supercoppe italiane. Aveva una gran difesa, certo, ma comunque in porta a quel Milan c’era lui. Senza contare che per 22 anni Rossi ha avuto il record assoluto di imbattibilità in serie A, strappato a Dino Zoff e ceduto a Gianluigi Buffon, mica a due qualunque. Eppure non arrivò mai in Nazionale, chiuso da Zenga prima e dalla coppia Pagliuca-Peruzzi poi.
«Prendevo ogni anno un portiere per sostituirlo, poi lo uccideva pian piano psicologicamente e tornava in porta: un fenomeno paranormale» è la definizione data di Rossi da Adriano Galliani, l’amministratore delegato rossonero dell’epoca Berlusconi: Pazzagli, Antonioli, Pagotto, Taibi e Lehmann possono testimoniare che è tutto vero.
Certo, Rossi caratterialmente non era facile e di fatto la sua carriera finì nel momento in cui stese un attaccante del Perugia Christian Bucchi con un braccio teso in area di rigore degno del miglior Hulk Hogan. Squalifica, con il giovane Abbiati che ne approfittò per rubargli il posto. Così Rossi, dopo un’ultima stagione in A proprio col grifone umbro in cui si alternò tra i pali con un altro “pivot”, l’australiano Kalac, appese i guantoni al chiodo. Neppure da giocatore ritirato Rossi si tranquillizzò: preparatore dei portieri del Milan, stese con un pugno in faccia un carabinieri in borghese durante un litigio in un bar della sua Cesena e finì prima in carcere (subito liberato) e poi a processo. E ancora, perso il posto a Milanello, nel 2014, nell'ambito di un'inchiesta legata allo spaccio di droga in Emilia-Romagna, fu indagato insieme ad altre diciassette persone per possesso di cocaina. La vicenda giudiziaria - Rossi negò sempre di spacciarla - si chiuse nel 2019 con la prescrizione.
Ma che fine ha fatto Sebastiano Rossi? Sta per iniziare la terza stagione come responsabile dei preparatori dei portieri di tutte le categorie al Cesena e, sabato, ha compiuto 60 anni. Gli auguri sono doverosi.
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