GIOCHI DA SPIAGGIA
Manuale per l’estate della pigrizia
Le parole d’ordine sono calma, nessuna fretta e movimenti lenti e precisi
Pazienza e trascorrere il tempo oziando. Tra una partita di carte oppure cimentandosi nel gioco delle perle di vetro - ovvero le biglie - e realizzare castelli di sabbia. Oppure le bocce, magari sotto una pineta. C’è pure chi fa vere e proprie opere d’arte con la sabbia. Ci vogliono pazienza, concentrazione e mente sgombera. Ma soprattutto le parole d’ordine sono calma, nessuna fretta, con movimenti lenti e precisi.
Questo 2024 è l’anno del ritorno del Cheecoting ovvero il gioco delle biglie da spiaggia. Si usano palline di plastica e il gioco consiste in una gara fra le sfere che vengono fatte scorrere lungo una pista tracciata sulla sabbia. Ogni concorrente partecipa con biglie di uguale dimensione e peso. Il numero di giri all’interno del circuito è arbitrario. La gara procede a turni durante i quali ciascun giocatore ha a disposizione un tiro per far avanzare la propria biglia. Vince il concorrente che per primo riesce a tagliare il traguardo. In passato ci sono stati anche competizioni e campionati di grande richiamo.
Ma per tenere le mani occupate per ore c’è anche il gioco più classico che si impara a fare da piccolissimi: la costruzione di castelli di sabbia. Per alcuni è una passione con secchiello, palette e formine. Da semplici e piccole torri si possono creare vere e proprie fortezze con ponti levatoi, mura merlate e impreziosite da conchiglie e sassolini raccolti sulla spiaggia. C’è pure chi crea veri e proprie sculture di sabbia sul bagnasciuga.
Insomma si può fare di tutto. Anche se nelle ore più calde, l’unica vera occupazione è stare sotto l’ombrellone, se possibile pure dormire cullati dallo sciabordio delle onde.
E se proprio volete fare qualcosa che rompa l’ozio sulla spiaggia, una partita a racchettoni - ci sono diversi modelli, di legno o plastica - non si nega a nessuno.
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