DA PRIMATO
La barista dei record: dietro il bancone a 99 anni
Anna Possi gestisce da 65 anni il Bar Centrale a Nebbiuno. Cammina senza impacci, legge i giornali, guarda internet
Ha 99 anni, fa la barista dal 1958, senza mai fare ferie. E’ il record nazionale e forse europeo di Anna Possi, la decana dei commercianti della Penisola che ha compiuto 99 anni il 16 novembre festeggiando con amici e famigliari nel “suo” Bar Centrale di Nebbiuno, piccolo paese del Vergante. Anna fa tutto da sola. Abita sopra il bar e al mattino apre il locale che chiude alle 20: cammina senza impacci, legge il giornale senza occhiali, guarda internet e visiona le quotazioni di borsa, studia il “Sole 24 ore”. Da sessantacinque anni gestisce il locale «anche se lo faccio in perdita».
FIGLIA DI ALBERGATORI
Nativa di Vezzo, ai piedi del Mottarone, è figlia di albergatori: “I miei genitori avevano un albergo. Con mio marito Renè, siamo arrivati a Nebbiuno dove abbiamo aperto il bar il 1 maggio del 1958, lui è morto nel 1974, ed io sono andata avanti.” Anna prima ha studiato: “Ho il diploma di maestra conseguito alle “Marcelline” di Arona.” Lei ha servito il caffè ed aperitivi a Gianni Rivera, Fulvio Collovati e altri giocatori del Milan che, con il trainer Pippo Marchioro, erano in ritiro a Nebbiuno nel 1976. “Qui c’è stato anche il Como ed il Novara. Ci venne anche Angelo Moratti.” La “sciura” Anna non si è quasi mai mossa da Nebbiuno:” L’ultima vacanza in Francia nel 1955. Però conosco il mondo grazie ad internet e ai libri.”
FAMIGLIA LONGEVA
La sua famiglia è un caso da studiare per la longevità con la buona salute:” Mia sorella ha 84 anni, mio fratello 90 e tutti sono in buone condizioni, i miei genitori sono morti oltre gli 80 anni di età. Il segreto? Forse non bere alcolici (anche se vado contro il mio interesse), mangiare poco, non fumare, fare vita sana, tenere impegnato il cervello. E non aver invidia di nessuno con la coscienza a posto.” Neppure il Covid l’ha spaventata: “Per riaprire ho dovuto vaccinarmi per ottenere il green pass, ma non volevo. Al medico gli ho detto che lo facevo solo per riaprire il mio bar, mi ha presa per pazza, poi è venuto qui ed ha preso un caffè.”
NON VUOLE CHIUDERE
La figlia Cristina ride: “Le abbiamo detto più volte di chiudere, ma lei morirebbe se lo facesse. Anche a Natale ed il 1 gennaio fa un pasto frugale con noi e poi apre. Il bar è il suo elisir di lunga vita.” Anna il suo bar non lo cede a nessuno.” Volevano fare una pizzeria, una gelateria. Ho detto no.” E in paese ci si prepara ai 100 anni: sempre dietro al bancone.
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