IL TOUR
Niente panico: Ghali parla alla sua generazione
Il 28 e 29 ottobre (sold out) e il 15 novembre al Forum di Assago. Porta tutto il suo mix di influenze musicali in un’esplosiva setlist
Un evento triplice, dettato soprattutto dalla registrazione a strettissimo giro di due quasi immediati sold out. Ghali è a tutti gli effetti una delle voci più riconoscibili e autorevoli nel campo del pop contemporaneo di produzione italiana, e le sue recenti vicende riguardanti gli imminenti concerti all’Unipol Forum di Assago certificano il momento d’oro del rapper italo-marocchino. Il dinoccolato performer meneghino sarà accolto sulla ribalta del prestigioso palasport della propria città non soltanto lunedì 28 e martedì 29 alle 21, serate che, come anticipato, hanno presto decretato il tutto esaurito, ma anche venerdì 15 novembre allo stesso orario, dove tornerà a seguito di altri quattro appuntamenti al Mandela Forum di Firenze, al Palazzo dello Sport di Roma, all’Unipol Arena di Bologna e al Palapartenope di Napoli. Insomma, quello novembrino sarà per lui una sorta di ritorno a casa, dopo un peregrinare tutto autunnale che avrà inizio al PalaElachem di Vigevano (PV) sabato 26 alle 21. La motivazione per questa Ghali-mania è presto detta. Anzitutto, sono le stesse classifiche a dettare la tendenza, trascinata dalla hit sanremese Casa mia che, oltre ad aver gravitato per diversi mesi sul podio delle canzoni più ascoltate in rotazione radiofonica, ha ottenuto addirittura tre Dischi di Platino ed è stata inserita per diverse settimane consecutive nella Top 5 dei singoli FIMI/GfK (ovvero quelli da billboard nazionale). Certamente risuonerà anch’essa sulle quinte assaghesi, insieme a tanti altri immancabili brani del repertorio ghaliano ormai entrati di diritto nella cultura musicale facente capo al mainstream più transgenerazionale, come gli esordi di Ninna Nanna, Habibi e Boogieman, e i successi definitivi di Good Times, Cara Italia e Turbococco, fino alla trap viscerale del suo ultimo mixtape dal sardonico titolo Pizza Kebab Vol. 1. Ci saranno inoltre alcune novità. Su tutte, la più evidente è il nuovo singolo Niente panicopubblicato poco meno di due settimane fa. Si tratta di un promemoria personale e collettivo principalmente diretto ai coetanei di Ghali, che li richiama a una resilienza che ha per obiettivo l’abbattimento della paura e la fiducia nel futuro. Non è questa una canzone di semplice impatto commerciale. Lo testimonia la cura dedicata alla clip concepita per promuoverla, un vero e proprio video musicale d’autore la cui regia è stata intestata ai celebri fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, eccellenze della videoarte che, a fronte di collaborazioni prestigiose con Kanye West e film di successo, non avevano però mai lavorato prima d’ora con e per un cantante italiano. Multietnicità da periferia, cosmopolitismo generazionale, denuncia sociale ma anche rilassatezza di posa. Ghali è diventato grazie a queste caratteristiche un personaggio emblematico della nostra temperie, che si discosta dai soliti (e spesso biechi) temi di riscossa che contraddistinguono l’urban per ragionare sulle prospettive civili dell’integrazione e della non-violenza. E così, pur senza ostentare, è divenuto una figura da ascoltare non solo sul palco, ma anche nel dibattito pubblico.
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