SALUTE
Prevenire è meglio che curare: impegno per pochi italiani
Il quadro di STADA Health Report: dati scoraggianti e aspetti positivi per il nostro Paese
La prevenzione è fondamentale per la salute. Giocare d’anticipo nella gestione di molte malattie comporta anche un notevole risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale. Ma non tutti gli italiani sono consapevoli che “prevenire è meglio che curare” : 4 su 10 non si sottopongono ad alcun sceening o controllo preventivo.
È il quadro, poco confortante, emerso dall’ultima edizione dello STADA Health Report, indagine on-line condotta da Human8 su un campione di 32.000 persone in 16 Paesi europei (2.000 in Italia). Per quanto ci riguarda, il 42% degli italiani ancora giovani (uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 34 anni) non effettua nessun check-up e appena la metà (49%) del campione intervistato aderisce alle più comuni attività di prevenzione: visite odontoiatriche (59%), esami del sangue (51%), screening per il tumore all’intestino (30%), per il tumore della pelle (26%), la gastroscopia (11%).
Si registrano, inoltre, differenze di genere: le donne sono più propense nel sottoporsi a visite ginecologiche (69%) o a programmi di prevenzione per il tumore alla mammella (66%), mentre solo 4 uomini su 10 (40%) di età superiore ai 55 anni partecipa a screening della prostata, solo il 9% degli uomini a tutte le età si sottopone a controlli per il tumore ai testicoli.
Quali sono gli ostacoli che impediscono una più ampia adesione a dei controlli sanitari così importanti per la salute generale? Per il 29% degli intervistati, causa principale è la scarsa disponibilità economica, mentre il 18% lamenta la mancanza di tempo, il 16% è convinto di non averne bisogno.
Fortunatamente, a conclusione di questa indagine non ci sono solo dati scoraggianti, il Report evidenzia anche alcuni aspetti positivi: nonostante l’attuale momento storico, lo stato mentale degli italiani è migliorato. Il 70% degli intervistati, principalmente gli over 55, dichiara che la propria salute psichica è “buona”, anche la qualità del sonno è migliorata: 2 italiani su 3 (69%), in particolare uomini di età compresa tra i 18 e i 34 anni, ammettono di riposare bene durante la notte (rispetto al 59% dello scorso anno).
Un altro argomento preso in esame dallo STADA Health Report è il livello di soddisfazione degli italiani nei confronti del nostro sistema sanitario: si sta verificando un calo della fiducia, scesa dal 69% del 2021 al 51% di quest'anno. Preoccupate sono soprattutto le donne over 55, a causa delle lunghe attese per le visite specialistiche. In aumento il numero degli italiani che si rivolgono in farmacia: 2 su 5 sarebbero anche favorevoli alle vaccinazioni presso questi presidi sanitari. Sempre in farmacia, l’Italia è ai primi posti per quanto riguarda l’uso della ricetta elettronica (76%, contro una media europea del 45%).
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