IL SUCCESSO
Puma, la «felina» targata Ford
Una linea muscolosa e imponente che nasconde però un’anima compatta e versatile, racchiusa in appena 4,8 metri di lunghezza. Caratteristiche che si traducono in uno spazio di stivaggio da record e in dimensioni contenute all’esterno che ne facilitano l’uso cittadino. A prima vista, sembra quasi un’illusione ottica, un po’ come quella alla base del progetto di via Nicolò Piccolomini a Roma: percorrendola, infatti, man mano che ci si avvicina alla Cupola di San Pietro, questa si rimpicciolisce, mentre quando ci si allontana, si ingrandisce a tutto campo.
Puma si presenta così: piccola nella forma, grande nella sostanza. Uno dei motivi che ne hanno decretato l’indiscutibile successo, ma non l’unico. A suo vantaggio gioca anche il fattore-sostenibilità. «Non siamo stati i pionieri di questo settore eppure i numeri ci danno ragione confermando, dal lancio ad oggi, il primato della nuova Ford Puma tra le vetture ibride più vendute in Italia nel primo semestre dell’anno», ha detto il presidente e amministratore delegato di Ford Italia, Fabrizio Faltoni, non nascondendo il suo entusiasmo per il traguardo raggiunto.
Puma, infatti, è stata scelta da ben 8.700 automobilisti italiani da gennaio a giugno 2020 per le condizioni vantaggiose dell’impiego in città (parcheggi gratuiti, accessi alle Ztl, etc).
La storia di successo di Puma - che nulla ha a che vedere con le glorie della piccola coupè del passato - è legata, però, anche a costi di esercizio contenuti e ad un’efficienza che consente, con il motore EcoBoost hybrid da 125 cv, di percorrere in media 100 km con poco più di 7 litri.
Consumi che abbiamo avuto modo di testare nel corso della prova dinamica con la versione 1.0 EcoBoost Hybrid ST Line X da 125 cv, prezzo 26.250 euro. Il design fluido e muscoloso non è passato di certo inosservato sulle strade della Capitale: i fari dallo sguardo felino richiamano quelli della sorella minore, la Fiesta, con la quale condivide la piattaforma.
Tra i punti di forza spicca la grande capacità di carico. Come abbiamo avuto modo di vedere già nel reveal statico di Dusseldorf a maggio dello scorso anno, è proprio l’ampia possibilità di stivaggio a fare la differenza.
Con una capacità minima di 456 litri, il bagagliaio è uno dei più ampi della sua categoria. Ma non basta: oltre ai numerosi vani portaoggetti, nascosta dal ripiano del bagagliaio si trova una «scatola magica», ribattezzata in Ford Mega-box che ha una capacità di 80 litri aggiuntivi. Si tratta di un comparto a tenuta stagna, lavabile e dotato anche di tappo per lo scolo: utilissimo, ad esempio, per chi vuole dare una pulita al cagnolino dopo una passeggiata all’aria aperta. Lavabile non è solo il Mega-box ma anche le fodere dei sedili in tessuto che si richiudono a cerniera.
Altro punto forte è la tecnologia: a bordo sono disponibili 3 radar, 2 telecamere e 12 sensori a ultrasuoni, racchiusi nell’innovativo Ford Co-Pilot, per la prima volta su un crossover compatto.
Su Puma, inoltre, approda la nuova funzionalità di avviso di pericolo in tempo reale (Local Hazard Information) abilitata dal modem integrato FordPass Connect, capace di informare i conducenti di eventuali situazioni pericolose sul percorso.
Il motore EcoBoost 1.0 è dotato di un sistema di starter/generator (BISG) azionato da una cinghia da 11,5 kW che sostituisce l’alternatore standard e consente il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni del veicolo.
Lo Start&Stop è di serie per tutti i motori. Unica pecca, l’assenza della trasmissione automatica che in città avrebbe fatto ancora di più la differenza.
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