CASA DOLCE CUCCIA
Quando il design fa felici gli animali
Come coniugare i bisogni di cani e gatti con gli spazi abitativi
Molti condividono l’abitazione e gli spazi con un amico a quattro zampe, ed è fuori dubbio che ci si accorge immediatamente che regole e confini in casa cambiano. Un animale ha le proprie esigenze, abitudini e ritmi, e l’uomo deve in qualche modo adattarsi. Che sia poi di stazza piccola o grande avrà bisogno di accessori come cucce, ciotole per il cibo e giochi. Esiste una branca del design che si occupa precisamente di progettare e realizzare oggetti e accessori solo per gli animali, si chiama PET design.
Non mancano progetti curiosi, ma anche novità utilissime progettate da talenti che conoscono cosa ha bisogno un animale e che quindi risolvono problemi comuni. Ha sede a Milano lo Studio ildoppiosegno di Carlo Dameno e Monica Ferrigno che da circa 10 anni lavorano nel PET design e che ha recentemente pubblicato il libro design4pets. Oltre ad aver creato centinaia di progetti per cani, gatti ma anche criceti, uccellini e molto altro, si fanno ora promotori di una nuova idea, il «design4pets Mvsevm» che raccolga oggetti del presente e del futuro legato al mondo del pet. Nel 2020 farà sicuramente parte del programma della seconda edizione della fortunata rassegna appena conclusasi «Milano Pet Week», ma la loro speranza è quella di poterlo presentare prima in una location più legata al design.
«Negli ultimi 50 anni la relazione tra proprietario e animale domestico è totalmente cambiata - dicono Carlo Dameno e Monica Ferrigno -, di conseguenza il mercato di riferimento negli ultimi 10 anni ha avuto una crescita esponenziale. Basti pensare che, dagli ultimi dati Istat, solo in Italia sono stimati 60 milioni di animali domestici, in media uno per famiglia, tra cani e gatti, pesci, uccellini, conigli, roditori e rettili. Se pensiamo al cane, fino a poco tempo fa era considerato più che altro un animale da lavoro o da guardia che stava in cortile e mangiava scarti dei nostri pasti. Oggi fa parte della famiglia a volte quasi sostituendo nelle coppie anziane la figura del figlio ormai uscito di casa o nelle coppie più giovani come prova generale prima di costituire una vera e propria famiglia. Il nostro maggior investimento emotivo si è spostato sull’animale domestico, che non può tradire la fiducia, come può farlo un umano».
Tra i progetti più curiosi da loro seguiti c’è Gurgle un beverino per gatto in silicone da applicare al rubinetto di casa. «Tanti gatti hanno un rapporto conflittuale con l’acqua: non amano bagnarsi, e tendono a bere molto poco, per questo sono spesso disidratati - proseguono i due designer -. Il gatto predilige l’acqua corrente e impara facilmente a bere dal rubinetto del lavandino ma, la posizione scomoda, lo porta a bere solo pochi sorsi. Gurgle - fofot, brevettato e prodotto da United Pets è stato presentato alla fiera di Bologna Zoomark ndr - è un prodotto che potrebbe dimostrarsi un valido accessorio per migliorare la salute dei nostri mici: lo abbiamo notato già testando i primi prototipi, con questo accessorio i gatti bevono di più, per più tempo». E cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? «Sempre più le aziende si stanno accorgendo dell’enorme potenzialità di questo mercato, già oggi non sono più solo le aziende del settore a produrre oggetti ed accessori per animali domestici, ma iniziano ad interessarsene anche marchi più conosciuti come Ikea e Amazon - concludono Dameno e Ferrigno -. Le aziende di servizi non sono da meno, da Vodafone che crea l’abbonamento gps per il cane alle assicurazioni che propongono polizze ad hoc. Oggi non c’è pubblicità alla televisione che non preveda un animale...»
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