IL RACCONTO
«Quel carabiniere svuotò il conto di nostra madre»
A giudizio a Varese per truffa, fu denunciato anche dalla famiglia della ex
«Anche la mia famiglia è stata truffata da quel carabiniere, che ha fatto sparire quasi 70.000 euro dal conto di nostra madre. Quell’uomo deve essere fermato, non deve raggirare altre persone». A parlare è una donna che è rimasta colpita, leggendo La Prealpina, dalla cronaca della testimonianza in Tribunale della giovane che ha denunciato per truffa il 42enne militare del comando provinciale (che i vertici dell’Arma hanno sospeso dal servizio dopo l’apertura dei procedimenti penali a suo carico). Giovane che l’imputato conobbe nel 2022 in una casa di cura in Piemonte; nacque una relazione, e lui le chiese aiuto e soprattutto soldi, con ogni genere di pretesto (dall’affitto all’auto, dal televisore al cane) per un totale di 18.000 euro, mai restituiti. Una storia che ha fatto drizzare le antenne alla nostra lettrice perché le ha ricordato molto quanto successo a sua sorella - che con quel carabiniere è stata sposata - e alla sua famiglia. Che, assistita dall’avvocato Laura Damiani, due anni fa ha querelato il militare per frode informatica. Reato che è di competenza della Procura distrettuale. Da Varese, quindi, il fascicolo è stato trasmesso a Milano, dove l’indagine è ancora aperta.
In aula la ragazza aveva ripercorso le tappe di quella relazione finita male: «Non mi ha svuotato solo il portafoglio, ma anche tutto ciò che avevo dentro di me». Una storia di continue richieste di denaro per sostenere spese inesistenti, ma che in realtà gli serviva per il gioco d’azzardo. Ed era un’invenzione anche la vincita da 5 milioni di euro al Gratta e vinci millantata per garantire la restituzione del denaro. «Anche a me raccontò la stessa bugia», dice la donna, mostrando l’sms con cui lui la rassicurava sull’imminente versamento del super premio da parte della banca.
I SOSPETTI
I primi sospetti vennero all’inizio del 2022 analizzando i movimenti sul conto corrente della suocera del militare. Andando a fondo, scoprirono - si legge nella querela - che da quel conto, tra il 2019 e il 2021, lui sarebbe riuscito a disporre vari bonifici a favore di se stesso; bonifici eseguiti spesso in occasione dell’accredito della pensione dell’anziana (nel frattempo deceduta). Altri soldi sarebbero finiti a due persone a loro sconosciute per la restituzione di prestiti mai contratti dalla donna. Non solo: l’uomo sarebbe anche entrato in possesso di una carta bancomat con la quale prelevò dallo stesso conto. Per un totale di 68mila euro che sarebbero finiti nelle sue tasche.
L’APPELLO
«Se qualcun altro è stato truffato da questa persona si faccia avanti - conclude la donna - Non abbiate paura».
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