IL CASO
Reguzzoni, Mondiali di ciclismo: Varese con Bergamo
Il candidato alle Europee nella lista di Forza Italia: «Due città assieme, non è una contraddizione»
Provincia che vai, Mondiali che trovi... L’annuncio l’aveva dato in Prealpina: «Voglio riportare i Mondiali di ciclismo a Varese». Marco Reguzzoni era stato artefice infatti, dei Mondiali del 2008, e ora, da candidato alle Europee nella lista di Forza Italia, promette il bis. Il problema è che lo stesso impegno l’ha promesso a Bergamo, con immagine che lo raffigura accanto alla medaglia dell’Unione ciclistica internazionale. Doppia promessa inconciliabile? Così, a prima impressione, sembrerebbe. Anche se, ipoteticamente, tra Mondiali su strada e su pista, ci sarebbe la possibilità di coinvolgere sia Varese, sia Bergamo.
Ecco il testo del messaggio postato da Reguzzoni sul profilo Facebook dei Repubblicani, l’associazione di cui è presidente: «Nella gloriosa storia dei Mondiali su strada di ciclismo, iniziata nel 1921, Bergamo non ha mai avuto l’onore di ospitare la manifestazione. Credo sia arrivato il momento di realizzare il sogno». «Bergamo merita questa occasione. Ho già avviato i contatti per costituire un comitato promotore». Numerose le adesioni a livello istituzionale, sportivo e imprenditoriale: «La sfida richiede un investimento privato di circa 20 milioni di euro, ma sarebbe capace di attrarre dai 50 ai 100 milioni di opere infrastrutturali, più un gigantesco indotto».
LA RISPOSTA DI REGUZZONI
«Ringrazio la Prealpina per darmi l’occasione di spiegare meglio il mio progetto che ho lanciato proprio dalla vostra redazione e dalle vostre colonne».
«L’idea di un Mondiale a Varese da cui tutto era partito ha stimolato interesse anche a Bergamo e voglio lanciare il sogno anche lì, dove anzi la risposta è stata davvero entusiastica. Spesso nelle grandi manifestazioni si uniscono i territori (vedi Milano-Cortina, oppure la stessa Bergamo che si è unita a Brescia per capitale della cultura) e mettere assieme le due città (per un unico evento oppure doppio) significa moltiplicare risorse e opportunità. Nel Varesotto c’è Eolo pronta a mettersi in gioco. A Bergamo mi ha dato disponibilità Sitip, che fa il tessuto della maglia rosa».
«È una sfida istituzionale e imprenditoriale da giocare su più fronti, certamente ambiziosa ma anche stimolante. Anzi c’è pure Brescia che vanta a Montichiari il velodromo coperto e che vorrei territorialmente coinvolgere: potrebbe essere l'occasione per portare in Lombardia sia Mondiali strada che Mondiali pista nello stesso anno. La costituzione di un comitato promotore è iniziata davvero, senza farsi illusioni che sia semplice ma con grande determinazione. Oggi i soldi necessari per portare un mondiale sono diventati il doppio rispetto al 2008: la sinergia tra le due capitali del ciclismo e’ una strada per ottenere non solo un mondiale ma anche due. Infine se uno sponsor si impegna, poter aver più fronti può essere determinate per ottimizzare la spesa».
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