IN CAMPO MEDICO
Salute e sanità in Italia: le aspettative dei cittadini
Il dialogo tra gli esperti: problemi, risultati e priorità
Continua il dialogo tra esperti in campo medico e politici decisionali in occasione della Sesta edizione dell’Inventing for Life Health Summit, una iniziativa di Merck Sharp & Dohme (MSD), che ripropone anche quest’anno il tema “Investing for Life: la Salute conta!”.
«Solo investendo nella sanità - ha esordito Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di MSD Italia - si ottiene un ritorno positivo sulla salute di cittadini e pazienti». «Va riconosciuto al nuovo Governo di aver previsto, con l’ultima legge di bilancio - continua Luppi - un significativo aumento delle risorse destinate alla sanità pubblica e un ulteriore bilanciamento dei tetti di spesa farmaceutica, ma non tutti i problemi sono stati affrontati e quindi restiamo portatori di proposte responsabili, lavorando insieme per un futuro di salute in cui nessuno deve restare indietro, sia a livello nazionale che europeo».
In occasione dell'incontro sono stati presentati i risultati di un sondaggio d'opinione, condotto in tutta Italia dalla Società ricerche di mercato IPSOS, su “Priorità e aspettative degli italiani per il nuovo Servizio Sanitario Nazionale”. Negli ultimi due anni, dopo il Covid, è aumentata dal 52% al 69% la quota di italiani che indicano la sanità pubblica come priorità assoluta su cui il governo deve investire, più che sul lavoro e sull’energia. In particolare, vanno privilegiati i pronto soccorso, l'assistenza domiciliare e la prevenzione. Le incertezze sull’Intelligenza Artificiale hanno invece raffreddato gli entusiasmi per la trasformazione digitale, che viene sempre ritenuta utile dal 68% degli italiani (contro il 79% del 2021).
Resta elevato il riconoscimento al ruolo dell’industria farmaceutica: 7 italiani su 10 ritengono che questo settore può rappresentare uno stimolo per la ripresa dell’economia italiana, ma occorre valutare in una nuova prospettiva la spesa sanitaria e quella farmaceutica in particolare, usando al meglio alcune risorse, come il fondo per i farmaci innovativi e i vaccini, come investimento e non solo costo, per la salute della comunità negli anni futuri. In notevole maggioranza la quota di italiani favorevoli al coinvolgimento delle farmacie nelle vaccinazioni (78%) perché considerate più accessibili rispetto agli ospedali o ai centri medici. Ma per realizzare tutti questi traguardi occorre un piano di profondo rinnovamento del sistema sanitario, con investimenti significativi nella formazione e nel reclutamento di più personale sanitario, se si vogliono eliminare in futuro le liste d'attesa.
Ben 8 italiani su 10 sono convinti che i pazienti e le loro famiglie vanno coinvolti nei processi decisionali di cura e il 67% giudica positivamente il ruolo svolto in questo senso dalle diverse associazioni di malati.
Il tema degli investimenti in Ricerca&Sviluppo va ormai inquadrato in uno scenario più ampio.
«L'Europa sta perdendo terreno rispetto ai suoi concorrenti mondiali - avverte Louise Houson, presidente Core Europe & Canada Region MSD International - Negli ultimi vent'anni la quota degli investimenti in Ricerca&Sviluppo è diminuita del 25%. Solo nel 2023, l'Unione Europea ha avviato la prima revisione dell'intero quadro legislativo farmaceutico, di cui sosteniamo pienamente gli obiettivi: garantire ai pazienti di tutti i Paesi europei un maggiore accesso ai nuovi farmaci e ai vaccini oggi per una innovazione dei trattamenti domani”»
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