CARTABBIA
«Il Comune asfalti. O farò una colletta»
Esposito denuncia le condizioni del manto sulla strada vicino al cimitero del rione: problema che persiste da anni
«L’ho già chiesto l’anno scorso, ma il Comune non ha provveduto. Se nemmeno stavolta verrò ascoltato sono pronto ad avviare una raccolta fondi».
L’affermazione, sul filo della provocazione, arriva dal consigliere comunale di Forza Italia, Domenico Esposito, che torna a puntare i riflettori sul rione di Cartabbia. Stavolta, al centro delle sue segnalazioni, c’è la stradina – lunga alcune decine di metri - che porta al cimitero di Cartabbia, a ridosso della centralissima via Tasso: «Le condizioni del manto stradale sono pietose – spiega l’esponente di opposizione -. E sono in questo stato ormai da parecchio tempo. Il problema non riguarda soltanto le automobili di passaggio che rischiano di subire danni, ma perfino i tanti anziani che si recano al cimitero a piedi a far visita ai propri cari: tra buche e altri problemi, fanno fatica a percorrere questo tratto di strada, con la paura di finire per terra».
Da qui, la decisione di Esposito di tornare a bussare alle porte di Palazzo Estense chiedendo un intervento risolutivo: «Il Comune tiene a sottolineare che sta facendo interventi di riasfaltatura in tutta la città, ma questa stradina è ridotta così ormai da molto tempo, senza che nessuno ci metta mano. Avevo già chiesto formalmente di prendere provvedimenti, ma non è cambiato alcunché. Spero che ora dagli uffici competenti si decidano a sistemare l’asfalto, altrimenti sono disposto a dire vita a una raccolta fondi per reperire i quattrini necessari».
L’analisi di Esposito si sposta poi alle polemiche dei giorni scorsi, quando il capogruppo della Lista Galimberti, Agostino De Troia, aveva affermato senza troppi giri di parole che «i consiglieri comunali non contano una mazza, tanto vale non eleggerli neppure»: «In questi giorni si parla spesso del ruolo che abbiamo noi consiglieri comunali – incalza Esposito – e con la mia richiesta agli uffici voglio dimostrare che c’è chi è pronto a metterci la faccia e a impegnarsi sempre in prima linea, e non soltanto a mandare una mail ogni tanto».
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