LA CERIMONIA
Busto Arsizio: «Donando si riceve gioia»
Serata di Avis Busto e Valle Olona con la consegna delle benemerenze. «Se non manca il sangue è merito di questo esercito buono»
«Donare il sangue è già in sé una benemerenza». Fanno riflettere le parole di un socio di Avis Busto e Valle Olona, ieri venerdì 22 novembre, alla Serata del donatore dopo aver raggiunto le 75 donazioni: «Mio zio è arrivato alla benemerenza diamante, mio padre allo smeraldo. Avis ha dato tanto a tutti noi, anche perché alcuni miei parenti hanno avuto bisogno di sangue: se non ci fossero state delle sacche pronte da trasfondere, non so come sarebbe andata a finire».
La serata si è svolta in un teatro Fratello Sole quasi gremito, tra la consegna delle benemerenze e gli intermezzi musicali della cover band Casa Chiara. In apertura, alle 21, il presidente di Avis Busto Giuseppe Bianchi ha chiamato sul palco tre ospiti speciali: il nuovo primario del nostro Centro trasfusionale, dottor Ivo Beverina, Sonia Marantelli, consigliere di Avis regionale e il vicesindaco di Castellanza, Cristina Borroni. Con quest’ultima il presidente Bianchi ha ricordato la compianta Mirella Cerini, sindaco di Castellanza venuta a mancare lo scorso aprile, sempre «molto vicina ad Avis» e presente alle scorse edizioni della Serata del donatore.
«Sono anch’io donatrice» ha dichiarato Borroni, «posso dire che donando non solo si dà qualcosa, ma soprattutto si riceve. Ringrazio Avis perché portare avanti la cultura del dono è una grande sfida, e se vogliamo prevenire tutta una serie di problemi sociali è proprio dal punto di vista culturale che dobbiamo lavorare, anziché limitarci a reprimere i comportamenti nocivi».
Ivo Beverina, invece, ha fatto cenno alle difficoltà organizzative con cui molti donatori di Busto hanno quotidianamente a che fare (lunghi tempi di attesa in primis), motivando i problemi come conseguenze dell’aumento di pazienti a cui badare in ospedale: «Tutti sappiamo che anche qualcuno di noi un giorno diventerà a sua volta un paziente. E allora quello che vi chiedo è di avere già oggi pazienza, perché è mio compito cercare di migliorare efficienza e comfort di voi donatori». Il consigliere Marantelli: «Un grande grazie a ciascuno di voi: se in Italia, in Lombardia e in provincia di Varese il sangue non manca, è perché esiste un esercito buono di persone che hanno capito il significato del dono». Ha quindi avuto inizio la consegna delle benemerenze sul palco, nonché un momento di ricordo degli avisini mancati quest’anno: il presidente Bianchi ha voluto esprimere particolare commozione per Paola Ielmini e Ezio Lamperti, rispettivamente alfiere e consigliere di Avis Busto fino a qualche mese fa.
Pur non essendo tutti presenti alla serata, i donatori locali a cui nel 2024 è stata riconosciuta una benemerenza sono stati complessivamente 663. Il presidente Bianchi ha concluso la cerimonia invitando tutti all’assemblea annuale del 23 febbraio 2025, segnalando che in quella sede qualsiasi socio Avis potrà candidarsi come nuovo membro del Consiglio direttivo dell’associazione.
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