L’INTERVISTA
«Ci salverà l’ironia»: parola di Iaia Forte
Tributo a Katherine Mansfield fra musica e comicità. L’attrice metterà in scena “Istantanee”, tre racconti ispirati alla scrittrice neozelandese, con il pianista Gianluca Sambataro
«Ci salverà l’ironia». Ne è convinta Iaia Forte che peraltro all’ideale kit di sopravvivenza aggiunge musica e poesia. L’attrice napoletana sarà domani, sabato 23 novembre, alle 20.30, posti disponibili, al Cedrate è un >quartiere con una storia lunga e bella da raccontare: una storia che si legge ancora sulle pareti delle abitazioni del >centrostorico e nelle >chiese restaurate di recente.. In scena, per la rassegna Parola di donna, accompagnata al pianoforte da Gianluca Sambataro, con Istantanee, da Katherine Mansfield, scrittrice neozelandese scomparsa un secolo fa ma per molti ancora da scoprire.
Il giusto tributo a un’autrice sottovalutata?
«Che meriti attenzione non lo pensiamo solo noi, lo dimostra la scelta di Feltrinelli Editore di dare alle stampe, l’uscita è di pochi giorni fa, Pura felicità, una nuova raccolta di racconti brevi di Katherine Mansfield, il genere in cui lei eccelleva e che le ha permesso di regalarci autentici capolavori piccoli solo nelle dimensioni».
La curatrice di questo libro, Sara De Simone, sostiene che Katherine Mansfield abbia, più di altri, saputo raccontare«la vita della vita». Esagera?
«Per nulla, è stata una scrittrice capace di cogliere il fremito dell’esistenza e di consegnarlo alla letteratura. Non per il caso ha sempre definito Anton Cechov suo maestro. Ad accomunarla a lui sono l’ironia e l’essere verticale senza scivolare mai nel moralismo».
Quindi con Instantanee si ride?
«Eccome, la componente comica prevale nettamente su quella drammatica. Propongo tre racconti, il primo riguarda l’avventura o disavventura di una cantante, il terzo una lezione di canto. Quello in mezzo è una satira sulla società contemporanea alla scrittrice che, nata in Nuova Zelanda nel 1988, si trasferì presto in Inghilterra diventando amica di Virginia Woolf e di Herbert Lawrence e altri intellettuali legati al Bloomsbury Group. La sua vita fu breve, morì a 34 anni di tubercolosi, ma intensa. Minimo comune denominatore dei tre racconti è la musica. Non si tratta solo una questione di tema dominante, la musicalità appare evidente anche nella scrittura. Per questo in Istantanee alterno recitazione a canto e ha il doveroso spazio Gianluca Sambataro che è un bravissimo pianista nonché compositore e arrangiatore».
Anche quattro anni fa, per Odissea Penelope, si presentò a Varese con un musicista. Sempre al Salone Estense e per Parola di donna. Un rapporto speciale?
«Ritengo Varese una città importante per chi fa teatro e “Parola di donna” ha un cartellone che non tutti possono vantare. La cosa non mi sorprende visto che la direzione artistica è di Franca De Monti, che conosco e stimo da anni».
Lei a Varese arriva dal Giappone, che impressione le ha fatto?
«Sono sincera, come capita spesso anche in Italia, ho visto solo i posti in cui recitavo. L’accoglienza del pubblico è stata ottima, sono felice che Vita meravigliosa che interpreto con Diana Tejera, cantautrice e polistrumentista, riscuota consensi e richieste. Non tanto per me quanto perché regala alle persone la bellezza dei versi di Patrizia Cavalli, una delle più belle voci della poesia italiana contemporanea scomparsa due anni fa».
Lei e Paolo Sorrentino, che l’ha voluta in La grande bellezza, film premiato con l’Oscar, siete della stessa città. Si ritrova nella Napoli di Parthenope?
«Napoli è allo stesso tempo una città universale e privata, ciascuno ha un’idea di Napoli e Sorrentino ha la sua. Come tutti, solo che non tutti sanno fare grande cinema come lui. A Sorrentino sono grata anche perché mi ha affidato Hanno tutti ragione, testo teatrale ispirato dal suo romanzo, è stato uno dei miei lavori più fortunati in assoluto».
A proposito di cinema, quest’anno la si è vista in La scommessa - Una notte in corsia. Ha altri film all’orizzonte?
«A giorni inizierò a girare diretta da Gianni Di Gregorio. Lui è esattamente come appare nei suoi film, cortese, sensibile, sul set ti fa sentire a casa».
Istantanee è il penultimo appuntamento di Parola di donna che chiuderà il 30 novembre con La pianessa di Lucia Poli. Altra padrona di scena, altro nome forte per la rassegna organizzata da Lighea che, in questa quinta edizione, ha visto la direttrice artistica De Monti affiancata da Francesca Alberti, Cristina Barzi, Daniela Morelli e Alessandra Premoli.
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