SESTA PUNTATA
Da Varese alla 2ª stella: la storia di Beppe Marotta
Retrospettive di Sport racconta la prima tappa di una gloriosa carriera iniziata al Franco Ossola. È qui che firma il suo primo colpo di mercato: il portiere goleador Rampulla
Era un giorno lontano, quello del febbraio 1968, l’anno delle rivoluzioni. Varese la sua rivoluzione la stava facendo con un roboante 5-0 contro la grande Juventus, nella partita più incredibile dell’intera storia del club. Quello che molti non sanno è che, quel giorno, a fare da raccattapalle c’era anche un bimbo destinato a scrivere la storia del calcio italiano; non come giocatore, non come allenatore, ma seduto ai tavoli da dirigente. Tanti anni a Varese prima di plasmare la Juve degli scudetti consecutivi e di diventare presidente dell’Inter. Quel bambino che faceva il raccattapalle si chiamava Giuseppe Marotta.
La storia di uno dei massimi dirigenti del calcio contemporaneo italiano parte da Avigno, quartiere di Varese. In Italia c’erano i favolosi anni Sessanta, quelli del boom economico, del “Sorpasso” di Dino Risi al cinema, di una nazione che correva e che cambiava. Qui nasce il Giuseppe Marotta che sarà leader di Juventus e di Inter: cresce a mezzo chilometro di distanza dall’Ossola, il tempio di una squadra che una volta giocava in Serie A. Uno dei personaggi chiave del romanzo si chiama Angelino: è il magazziniere dello stadio di Varese di quegli anni. Alla sua porta, un giorno, si presenta un bimbo che chiede soltanto di poter assistere agli allenamenti della squadra della sua città: Angelino ci pensa, dice di sì, ma a una condizione. Anzi tre: lucidare gli scarpini, sgonfiare i palloni, mettere le maglie a lavare.
È così che Beppe Marotta e il Varese si incontrano. L’ascesa è rapidissima: nel giro della società, a 19 anni è già responsabile del settore giovanile del club. Poi direttore sportivo, quindi direttore generale fino a diventarne presidente. Una scalata meditata già tra i banchi del classico Cairoli dove, tra l’altro, studiavano anche Bobo Maroni, Mario Monti e Attilio Fontana.
Senso della misura, arguzia, lontano dai sogni irrealizzabili: a Varese Marotta vive gli anni della sua formazione per poi diventare, in futuro, l’uomo dei colpi azzeccati. Specializzato in quelli a zero: da Pirlo e Pogba a Calhanoglu e Marcus Thuram. Eppure il primo di sempre, la sua prima grande intuizione di mercato arriva a Varese, nell’estate del 1980, quando compra Michelangelo Rampulla dalla Pattese (l’uomo che, per tutti, diventerà il portiere goleador). Marotta proseguirà la sua storia personale sostituendo Galliani a Monza, poi Como, Ravenna, Venezia, Atalanta, Samp. Ovviamente Juve e Inter. Ma partendo dall’Ossola, lucidando scarpini, sgonfiando palloni e mettendo a lavare le maglie.
La sesta puntata di Retrospettive di Sport racconta la storia di Marotta ed è disponibile sul sito di Prealpina.it, sul canale YouTube e sui social a partire da sabato 16 novembre.
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