DOPO L’INCIDENTE
La morte di Alessandro: si cercano testimoni
Due comunità sotto choc dopo lo schianto. Una donna ha descritto un veicolo di piccole dimensioni con due ragazzi a bordo: forse hanno visto qualcosa
Due paesi sotto choc per la morte di Alessandro Surace. L’incidente che mercoledì mattina, 20 novembre, è costato la vita al giovane di vent’anni, residente a Binago, lungo la strada che unisce Venegono alla provincia di Como, ha scosso la comunità. Distrutti gli amici di sempre. Alessandro era il primo di tre fratelli. A loro e ai genitori ora si stringono tutti, di fronte a una tragedia tanto inaspettata quanto difficile da spiegare. La scena che i soccorritori si sono trovati davanti poco dopo le 8 dell’altra mattina è stata infatti devastante. L’utilitaria del ragazzo, in arrivo da Binago, si è scontrata con il camion di un’azienda di ponteggi che proveniva nella direzione opposta, nel punto in cui l’asfalto prepara una piccola curva, la cabina del mezzo pesante si è reclinata in avanti e l’auto è finita dall’altra parte dell’autocarro, praticamente addosso agli alberi.
IMPATTO TREMENDO
Lunghe e difficili anche le operazioni dei soccorritori chiamati a raggiungere il ragazzo e, poi, a spostare i mezzi danneggiati nell’impatto. La ricostruzione esatta di cosa sia successo spetta ai carabinieri di Olgiate Comasco che hanno compiuto i rilievi. Intanto il comando della polizia locale di Venegono Superiore è pronto a cercare nelle immagini della videosorveglianza comunale che monitora i varchi di accesso eventuali veicoli che fossero arrivati in paese poco dopo l’ora dello schianto mortale, in modo da risalire a possibili testimonianze rilevanti. In particolare, una donna che è giunta sul luogo dell’incidente quando la tragedia era compiuta da poco ha descritto un veicolo di piccole dimensioni, simile a un cinquantino, con due ragazzi a bordo, che sarebbe stato il primo nella piccola fila d’auto che si è formata a seguito dello scontro. Non si può escludere quindi che i giovani abbiano avuto modo di notare qualcosa.
L’articolo completo sulla Prealpina di venerdì 22 novembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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