ROMA
Media, italo-argentino in centro per migranti Alligator Alcatraz

(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Ci sarebbe anche un italo-argentino
nel centro di detenzione per migranti in Florida, soprannominato
'Alligator Alcatraz' perché circondato da paludi con coccodrilli
e pitoni. Lo riferisce il Tampa Bay Times che pubblica una serie
di interviste telefoniche con 7 detenuti e alcuni familiari che
denunciano condizioni disumane.
Tra questi, scrive il giornale sul proprio sito, c'è Fernando
Eduardo Artese, 63enne con doppio passaporto italiano e
argentino, arrestato a fine giugno mentre tentava di lasciare
gli Stati Uniti per tornare in Argentina.
"Questo è un campo di concentramento. Ci trattano come
criminali, è una ricerca di umiliazione", ha detto Artese,
ripreso dal Tampa Bay Times. "Siamo tutti lavoratori e persone
che lottano per le nostre famiglie".
Artese era entrato quasi 10 anni fa negli Usa dalla Spagna
usando il suo passaporto italiano con un programma di esenzione
del visto per 90 giorni, superando poi il periodo consentito. La
sua famiglia lo ha seguito nel 2018: sua moglie, 62 anni, ha un
visto per studenti e la figlia 19enne è arrivata legalmente.
Quando la polizia lo ha fermato, il 25 giugno, ha scoperto che
c'era un mandato di arresto nei suoi confronti perché non si era
presentato a un'udienza a marzo per una multa per guida senza
patente. Secondo la sua famiglia, non si era presentato proprio
perché temeva di essere fermato. Sei giorni dopo, è stato
consegnato all'U.S. Immigration and Customs Enforcement e
portato all'Alligator Alcatraz. (ANSA).
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