IL DOCUMENTO
Nel Bilancio sociale dell’Ordine Architetti fatti e trasparenza
Un documento importante che restituisce una fotografia esatta di un anno intenso e getta le basi per l’impegno futuro. È pubblicato sul sito dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Varese la seconda edizione 2023 del Bilancio sociale, documento di trasparenza, narrazione e rendicontazione delle attività dell’ente di natura pubblica, non economica. Ciò significa che un Ordine non riceve finanziamenti statali ma si sostiene attraverso le quote versate dagli iscritti. Il Bilancio sociale offre una panoramica di iniziative, risultati e valutazioni condivise sul lavoro durante il 2023. L’Ordine ha il compito di sostenere e valorizzare il ruolo sia della professione, ponendosi al centro di una comunità di iscritti, sia dei cittadini a vantaggio dell’intera collettività. Con la redazione del Bilancio sociale, l’Ordine desidera far comprendere alla comunità e a tutti i cittadini che il suo compito non è corporativo, come forse poteva essere in passato, ma oggi è un istituto che garantisce, forma e controlla l’attività dei professionisti che esercitano una determinata professione. Compito dell’Ordine, ad esempio, è anche quello di applicare il codice deontologico della professione ai suoi iscritti tramite la Disciplina, un consiglio parallelo a quello dell’Ordine composto da architetti indicati dal Tribunale competente. Un altro compito è quello di accertare i requisiti per il mantenimento dell’iscrizione dopo essersi laureati e aver sostenuto un esame di Stato, in base all’aggiornamento formativo continuativo obbligatorio. Proprio in questo senso l’Ordine ha lavorato molto per essere sempre più attrattivo nei suoi corsi in modo da offrire agli iscritti una formazione di qualità sia in ambito culturale sia tecnico, normativo e deontologico.
L’ente, presieduto da dicembre 2018 da Elena Brusa Pasquè, conta nel Direttivo il segretario Sergio Camisasca, il tesoriere Carlo Budelli, la vicepresidente Francesca De Tomasi, che ha redatto il Bilancio sociale con la segreteria e con il contributo del past president Stefano Castiglioni di Busto Arsizio (la grafica è Roberta Pietrobelli, al Bilancio hanno collaborato ciascuno per la propria commissione tutti i consiglieri dell’ordine e i consiglieri della Disciplina, che ha come presidente Angelo Del Corso, e la commissione parcelle con il presidente D’Elia). «Il nostro Bilancio sociale - dicono dal Direttivo - nasce per valutare i risultati ottenuti rispetto alle risorse impiegate nel corso dell’anno, cercando di descrivere il valore globale generato attraverso il nostro lavoro e conseguentemente ridefinire le strategie in un’ottica di potenziale miglioramento. Dalla valutazione delle attività svolte scaturisce una responsabilizzazione e la consapevolezza di tutte le risorse interne, le quali agiscono non solo per perseguire gli obiettivi istituzionali, ma anche per offrire un servizio il più possibile adeguato alle esigenze degli iscritti aggiornandoli sulle modifiche normative e assistendoli anche legalmente. Il Bilancio sociale è inoltre uno strumento di trasparenza e dialogo con il mondo esterno, che contribuisce alla valutazione e programmazione delle attività e rafforza il legame tra l’Ordine e il territorio. Elaborato con regolarità, il documento può infine dare elementi di confronto e comparazione pluriennale, permettendo agli iscritti, ai partners e alle istituzioni di apprezzarne i cambiamenti e le tendenze e avendo sempre più fiducia nell’operato dei suoi iscritti».
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