L’INTERVISTA
Scritte sul municipio, Antonelli: «La sinistra semina odio»
Il sindaco di Busto Arsizio all’attacco dopo il raid vandalico a Palazzo Gilardoni: «Solo imbecilli. Colpa del clima di zizzania»
«Non mi preoccupano le scritte, ma la sinistra che semina odio. Con i loro discorsi non fanno altro che fomentare gli estremisti che hanno in casa». Il sindaco Emanuele Antonelli si è fatto un’idea precisa del raid vandalico compiuto nella notte tra giovedì e ieri, venerdì 15 novembre, sui muri di Palazzo Gilardoni. Dove sono comparsi insulti allo stesso Antonelli e alla polizia, con la firma “Antifa” e il simbolo dell’anarchia. Al di là di chi siano stati gli autori materiali del gesto («I soliti imbecilli che non hanno niente di meglio da fare» li definisce), il primo cittadino va all’attacco diretto di una sinistra che, a suo dire, non fa altro che alimentare un pericoloso clima di odio: «Contestano tutto a prescindere, senza proporre soluzioni, attaccano per partito preso, invitano alla rivolta sociale, come ha fatto il segretario della Cgil Landini: ed ecco i risultati» scandisce Antonelli.
Nelle scritte con cui è stato imbrattato il palazzo comunale c’è anche un insulto diretto a lei. La cosa le fa paura?
«Ma no, non mi preoccupa assolutamente. Mi dà fastidio, questo sì, perché è stato sporcato un bene di tutti di cittadini. Nelle immagini delle telecamere si vedono delle persone col volto coperto, ma non è impossibile identificarli. E se li beccassimo mi piacerebbe esporre le loro fotografie fuori dal Comune. Così magari i loro genitori prenderanno qualche provvedimento».
Si aspetta solidarietà dai suoi avversari politici?
«Guardi, se anche arrivasse sarebbe pura ipocrisia. La sinistra, con i suoi continui attacchi e i suoi “no” a prescindere, crea un clima in cui sguazzano i facinorosi che poi vanno a scrivere sui muri. Avete mai sentito un esponente del Pd solidarizzare con le forze dell’ordine quando ci sono gli scontri con i manifestanti? Nelle loro parole non ci sono altro che contraddizioni e incongruenze».
L’intervista completa sulla Prealpina di sabato 16 novembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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