NELLE SALE
Taaac, che risate con il Milanese imbruttito
Intervista della Prealpina a Germano Lanzoni, al Miv di Varese per l’anteprima del suo film: «Mollate il divano e andate al cinema»
È uscito dalla Cerchia dei Bastioni e basterebbe già questo a fare notizia, ma se aggiungiamo che nel suo petto batte un cuore varesotto il taaaac è garantito. Lui è Germano Lanzoni che torna al cinema con “Ricomincio da Taaac”, nuovo capitolo esilarante del “Signor Imbruttito”.
L’ANTEPRIMA AL MIV
E ricomincia da Varese dove ieri, sabato 28 settembre, ha partecipato all’anteprima al Multisala Impero: «In realtà qui sono legato non solo a livello sentimentale, mia moglie è di Varese, ma qui ho attraversato uno dei periodi più belli e formativi quando andavo all’Arlecchino. Sono stati per me cinque anni di vera accademia con tutti i comici che ho visto su quel palco. Ogni volta è tornare in una città che amo anche se non c’è più il mio parrucchiere preferito “Renatino” che ha lasciato Varese per andare in Finlandia».
«MI SENTO A CASA SUL PALCO DAL VIVO»
Il personaggio del Milanese è irresistibile, forse perché racconta le manie che imbruttiscono tutti noi, ma Germano Lanzoni artista ha molto di più da raccontare. La sua comica spontaneità arriva da chilometri di palco calcato tra cabaret e teatro canzone, in cui l’ironia e la malinconia si fondono in performance buffe e aspre, come le storie di vita vissuta che raccontano. Il tratto più dominante nel profilo artistico di Lanzoni? «Istintivamente direi più il cabaret», risponde: «Sono nato in un periodo in cui fare cabaret era una professione bellissima e lo è tutt’ora. Sono legato alla scuola milanese, ma amo fare teatro canzone in una città come Varese che ha dato i natali a una serie di artisti, da Iacchetti al grande Renato Pozzetto e i Fichi d’India. Amo tantissimo quel tipo di migrazione tra la supercazzola e il pubblico, poi il personaggio esploso in un’altra piattaforma, ma io mi sento a casa quando sono sul palco dal vivo».
IL FILM: RICOMINCIO DA TAAAC
Tornando al cinema e al nuovo film, viene da chiedersi quanto ci sia di scritto e quanto di improvvisato nell’interpretazione? «C’è molto più scritto di quello che si pensa», risponde Lanzoni: «Se è vero che nei video sono molto più libero di improvvisare perché si basano su una struttura in cui la battuta chiude la scena, nel film c’è una storia. Sono stati attenti alla sceneggiatura, ci hanno dato libertà di gioco ma l’obiettivo era di riuscire a far scorrere la storia. È un film corale dove ci sono io come fil rouge, intorno a me c’è un cast incredibile. Molte volte si ride per le azioni e reazioni del cast per cui siamo rimasti molto fedeli anche perché i registi, che sono anche sceneggiatori, scrivono davvero bene». Il plurale è d’obbligo perché le penne sono quelle del collettivo Il Terzo Segreto di Satira al secolo Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Davide De Crescenzio, Andrea Fadenti, Augusto Mazzarelli, Andrea Mazzarella, Tommaso Pozza, Davide Rossi, Federico Marisio. Non resta che ascoltare un consiglio “imbruttito”: «Mollate il divano e andate al cinema e, se non siete interisti, dove volete andare se non a vedere “Ricomincio da Taaac”?».
Presentato al Multisala Impero il nuovo capitolo del “Signor Imbruttito”, fra manie, consigli
e ricordi varesini
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