URBANISTICA
Varese, ecco il poker della Consulta per la qualità urbana
Nominati con votazione in Commissione urbanistica i quattro componenti dopo l’impasse di una designazione incompatibile
Dopo l’intoppo legato alla designazione di un componente per il quale è stata sollevata (e quindi dichiarata) l’incompatibilità, la Commissione comunale urbanistica, presieduta da Domenico Marasciulo, ha nominato i quattro professionisti che compongono la nuova Consulta per la qualità urbana, organismo che fornisce supporto nell’esame delle pratiche di maggiore rilievo. Eccoli: Luciano Crespi, quale esperto di storia culturale e artistica della città, e Carla Minonzio, Marta Averna e Maura Marina Brugnoni per il terzetto di professionisti specializzati nella pianificazione e nella progettazione urbanistica ed edilizia.
Sono stati nominati con votazione nell’ultima Commissione urbanistica: le candidature per i tre tecnici erano quattro e dunque la scelta è stata dettata dalle preferenze espresse appunto dai commissari.
Le prerogative della Consulta per la qualità urbana sono indicate dal Pgt. In linea generale, la Consulta viene «interpellata obbligatoriamente riguardo la classificazione degli edifici storici, la dotazione di aree ed infrastrutture pubbliche, la realizzazione di servizi e in merito alla qualità architettonica degli interventi o su richiesta della Commissione Urbanistica».
Un organismo, come detto, tecnico che offre un contributo specialistico di alto profilo. Le pratiche da esaminare sono, peraltro, numerose. Dunque l’impegno richiesto non è marginale. Il compenso ai professionisti della Consulta? Zero. È attività pro bono. Ma potrebbe essere introdotto, con le nuove norme del Pgt, un gettone o comunque una sorta di rimborso. Per non svilire un lavoro, con finalità certo solo consultive, che richiede studio dei singoli casi e competenze.
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