CONSIGLI
Profumi e fragranze dai mille utilizzi
Non solo per farsi belli e attraenti, spesso le eau de toilette offrono tante, inaspettate, possibilità
I profumi e le fragranze hanno mille utilizzi, di seguito proponiamo alcune idee e curiosità.
Da vaporizzare: una chioma fresca come appena lavata
Niente trasmette freschezza e libertà quanto sentire la chioma profumare intensamente, come se avessimo appena fatto lo shampoo. È la magia dei profumi per capelli, inseparabili compagni di viaggio per chiunque desideri lasciare una scia fragrante a ogni passo. Si vaporizzano sulle lunghezze, senza temere di rovinare la chioma: questo tipo di fragranze sono formulate senza alcol per evitare di seccare le lunghezze, oltre a essere arricchite da principi attivi condizionanti, idratanti e lucidanti che si prendono cura delle lunghezze, lasciandole morbide e facili da pettinare. Un trattamento haircare caratterizzato da profumazioni intense e sensoriali, che inebriano le notti d’estate aiutando a rivitalizzare la chioma, facendola apparire più fresca. Le fragranze da scegliere? Quelle dei propri profumi preferiti, giocando con bouquet fioriti e fruttati o con note più orientali e sensuali.
L’arte del layering, sovrapporre diversi jus fino a creare una scia personale
Perché scegliere un solo profumo, quando è possibile giocare con le fragranze? Il layering è un’arte, un’abilità da apprendere e sfruttare per personalizzare al massimo il proprio profumo, sovrapponendo diversi jus fino a creare una scia olfattiva soddisfacente e, ovviamente, del tutto personale. L’obiettivo è realizzare dei mix ineguagliabili, più persistenti e sorprendenti rispetto alle fragranze classiche, accostando note e accordi diversi tra loro. Qualche regola c’è: il primo profumo da poggiare sulla pelle, ad esempio, deve essere quello con minore percentuale alcolica, in un crescendo che porti gradualmente alle fragranze più intense. Quanto alle note, le combinazioni possibili sono infinite: si possono combinare famiglie olfattive simili o ragionare per complementari, magari avvicinando legni e fiori. Da studiare anche il posizionamento delle fragranze: la vaniglia, ad esempio, può essere posizionata sui polsi, mentre il gelsomino può avvolgere collo e decolleté, giocando con una stratificazione estremamente sensuale.
Il fico, aroma lussureggiante
Tra le note protagoniste dei profumi della stagione c’è anche il fico, frutto per eccellenza dell’estate e cuore pulsante di jus emozionali. Un frutto poliedrico, che evoca panorami lussureggianti a picco sul mare, ma che avvolge anche con la dolcezza dei suoi frutti maturi. Una sfida olfattiva, che rivela una complessità inaspettata grazie ai sentori verdi delle foglie e alla cremosità del frutto. Lo interpreta in chiave gourmand Claudia Scattolini con Wild Fig Extrait de Prafum, una fragranza che seduce grazie all’accordo di foglie e frutti di fico, dalla dolcezza succosa, e al cuore fiorito di gelsomino e acacia, che creano un connubio inaspettato e intrigante. Volta all’eleganza, invece, l’interpretazione di Laura Biagiotti che aggiunge alla sua collezione Aqve Romane un bouquet avvolgente, in cui il fico è protagonista. Si tratta di Divinum Ficus, un jus coinvolgente che fonde olio di bergamotto, basilico e menta con l’essenza frizzante del fico. Per Patricia De Nicolaï, infine, il fico diviene una presa di posizione, un modo per distinguersi dalla massa: Fig-Tea, infatti, ne celebra la semplicità sofisticata, lasciando che le note del tè al gelsomino si intreccino con un accordo fruttato di fico, in un’ode alla natura mediterranea.
Parfum e toilette, le differenze
Scegliere un profumo significa anche comprenderne la parte più tecnica, a partire dalla concentrazione, che determina la persistenza del profumo sulla pelle. Le Eau de Parfum, ad esempio, hanno una percentuale di essenza tra il 15% e il 20%, che permette al jus di durare fino a 7 ore. Al contrario, le Eau de Toilette si rivelano molto più leggere, con una concentrazione tra il 12% e il 15%: la minor presenza di oli essenziali, in questo caso, porta la fragranza a essere meno resistente, capace di durare al massimo per 3 ore. Per chi desidera un jus potente e duraturo, la soluzione migliore è optare per un Parfum, in cui la concentrazione di oli essenziali è del 25-30%: le note di fondo sono le più intense, in questo caso, capaci di persistere sulla pelle anche tutto il giorno.
I mix olfattivi hanno il potere di farci sognare ovunque
Scegliere il proprio profumo preferito per l’estate significa lasciarsi trasportare da sensi e desideri. In generale, infatti, durante i mesi più caldi si tende a preferire jus freschi, leggeri ed esotici, che sappiano parlare delle vacanze attraverso note floreali fresche, agrumate o marine, dimenticando – almeno fino all’inverno – la profondità di legni e spezie. L’obiettivo dovrebbe essere avere con sé, anche in vacanza, una fragranza che sappia rivitalizzarci, conquistandoci ogni volta, per assicurarsi di creare ricordi indelebili legati proprio a quel jus. E, poi, ci sono i mix olfattivi che trasportano altrove, evocando viaggi, vacanze e luoghi che abbiamo già vissuto. È il caso dei profumi più esotici, quelli che ricordano le creme solari, che si arricchiscono di fiori bianchi, monoi, cocco e vaniglia per risvegliare il buonumore. Più esotici, mango, frutto della passione e rhum trasportano ai Caraibi, su isole lontane e paradisiache, ispirandosi anche ai cocktail di cui sono i protagonisti. Leisure in Paradise, ad esempio, è la fragranza di Simone Andreoli che meglio incarna la stagione estiva: un jus realizzato con aromi fruttati di papaya e ananas, ma anche sentori sensuali di cocco e vaniglia, che trasmettono un immediato benessere.
I luoghi di mare e le loro note sono fonte d’ispirazione
Bisognerebbe immaginare le fragranze come una tavolozza di colori, pensata per dipingere panorami estivi che sappiano incarnare la positività della stagione, i suoi colori e, ovviamente, i suoi odori. Non è un caso, in effetti, che a ispirare i profumi siano, spesso, dei luoghi fisici, come le isole. Creazioni fatte di note solari, energizzanti, luminose ed esperidate, che provano a tradurre la magnificenza di un paesaggio immerso nel blu del mare. Acqua di Acqua dell’Elba, ad esempio, è un viaggio in una caletta intima, dove la carezza del vento si fonde a uno stato mentale di profondo relax. Il mare dell’Elba, in questo caso, è descritto con agrumi e sale, sostenuti da un cuore di fiori di mirto, alga marina e gelsomino. Più pungente, invece, l’interpretazione dell’isola di Capri fatta da Carthusia con A’mmare. Qui, il sole arriva direttamente sulla pelle, sotto forma di bergamotto e rosmarino, per cristallizzarsi poi nel sale e nelle foglie di menta. Quasi golosa, infine, l’interpretazione siciliana firmata Gritti: Siracusa, infatti, si apre con mandorla e fiori di limone, che conducono verso un cuore tropicale di fiori di tiaré e vaniglia.
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