ANIMALI
È nato il bisonte bianco. Minaccia Trump
Ne nasce uno ogni dici milioni di esemplari. Per gli indiani d’America porta prosperità e protegge dai nemici
In Italia, della sua possibile esistenza fino a settimana scorsa sapevano soltanto i lettori del mitico Tex: un numero di oltre trenta anni fa era infatti dedicato e intitolato a lui, il sacro bisonte bianco. Ora, invece, del particolarissimo bufalo - secondo alcuni studiosi di questo animale ce n’è uno ogni dieci milioni di esemplari, ma è una statistica tutt’altro che comprovata da dati oggettivi - si stanno popolando siti Internet e giornali: lo scorso 4 giugno ne è nato uno - fotografato - nel parco di Yellowstone, nome caro a chi ama la natura e ha visitato l’Ovest degli Stati Uniti oltre a chi sta aspettando di vedere su Sky come finisca la quarta serie omonima il cui protagonista è Kevin Kostner.
Ma oltre che per la rarità dell’esemplare perché si parla tanto di questo vitello di bisonte? Perché, Tex insegna, il bisonte bianco è il protagonista della più conosciuta leggenda indiana, quella del popolo Lakota-Sioux. Per sommi capi dice che migliaia di anni fa, in un periodo di grande carestia, a due giovani apparve su una collina una donna bellissima affiancata da un bisonte bianco. Il primo giovane, eccitato, cercò di possederla e fu incenerito. Al secondo, invece, la donna bellissima rivelò di essere una messaggera degli dei e insegnò loro a pregare e a fumare la pipa sacra per arrivare alla pace. Poi svanì promettendo che sarebbe tornata, e in quel momento nelle terre Lakota apparvero migliaia e migliaia di bisonti, di cui quel popolo si nutrì, con la cui pelle fece tende e vestiti e dalle cui ossa ricavò armi migliori per la caccia. I Lakota chiamarono quella donna “la moglie del bisonte bianco” ed è per quello che la nascita di uno di questi animali è considerata evento sacro, portatore di momenti prosperi ma anche avvertimento ai nemici. E chi sono i nemici dei Lakota Sioux e dei loro “cugini” Dakota? Gli uomini bianchi, naturalmente, che stanno per fare attraversare le loro riserve da un oleodotto di 1.800 chilometri, il Lakota Access, con cui trasportare il petrolio dal Nord Dakota fino a Pakota, nell’Illinois. Anni fa Obama si oppose al progetto, poi Trump lo ritirò fuori dal cassetto e ora Biden temporeggia. Ma a novembre si vota, e i Lakota vedono nella nascita del bisonte bianco (scientificamente un animale leucistico, cioè mancante di alcune cellule che producono la melatonina, il pigmento naturale che dà colore alla pelle o alla pelliccia) un segno divino: il loro dio li proteggerà, Biden e Trump sono avvisati. E poco importa che del bisonte bianco i rangers del parco abbiano già perso le tracce...
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