IL PROVVEDIMENTO
Braccialetto elettronico allo stalker del bus
Dopo il divieto di avvicinamento all’ex compagna di 19 anni, il gip ha disposto l’applicazione del dispositivo per monitorare gli spostamenti

Dovrà indossare il braccialetto elettronico il 45enne arrestato, e poi rimesso in libertà, dopo l’ennesima aggressione all’ex compagna di 19 anni mentre entrambi si trovavano a bordo di un pullman extraurbano a Varese, tra viale Ippodromo e viale Valganna. Il giudice per le indagini preliminari, Alessandro Chionna, ha disposto l’applicazione del braccialetto elettronico sia per il 45enne che per la 19enne, per monitorare esattamente gli spostamenti di entrambi ed evitare momenti di incontro.
L’ALLARME E L’ARRESTO
La richiesta d’aiuto, partita dopo una segnalazione di un amico della vittima, è arrivata alla centrale operativa del 112 nella serata di lunedì 13 ottobre. La giovane era salita su un autobus extraurbano per tornare a casa, mentre il suo aggressore – un uomo con precedenti per droga e già denunciato per revenge porn – l’aveva seguita e colpita poco prima alla fermata. Al telefono, incapace di dare un’indicazione precisa sulla linea o sulla località, ha risposto alle domande degli operatori descrivendo ciò che vedeva dal finestrino: un supermercato, una rotonda, un’insegna luminosa. Pochi frammenti, sufficienti per indirizzare due Volanti verso l’autobus, bloccato poi in rotonda tra viale Ippodromo e viale Valganna. Quando gli agenti sono saliti a bordo, lei si è alzata tremando: «Mi ha picchiato ancora», ha detto. Lui ha tentato prima di confondersi tra i passeggeri, poi di inscenare una crisi di nervi. È stato arrestato – con l’accusa di atti persecutori – e portato in Questura. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la giovane era già stata aggredita il 30 settembre, quando aveva comunicato all’uomo di voler interrompere la relazione. In quell’occasione aveva ricevuto «più schiaffi al volto». Qualche mese prima, a giugno, l’ex aveva pubblicato foto intime della ragazza come immagine del suo profilo WhatsApp, in piena logica revenge porn. Ed era stato denunciato.
DIVIETO DI AVVICINAMENTO
La misura cautelare disposta venerdì scorso dal gip Alessandro Chionna, su richiesta della Procura di Varese, prevede il divieto di avvicinamento a 500 metri dai luoghi frequentati dalla ragazza, compresa la sua abitazione nel Luinese. In caso di violazione, scatterebbero l’arresto e la custodia cautelare in carcere. Ma per adesso l’uomo è libero. Ora, a una settimana di distanza, è arrivato il provvedimento di applicazione del braccialetto elettronico.
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