ELEZIONI
Cavaria, ecco la casa di “Futuro Comune”
Presentato lo spazio della lista guidata dall'ex sindaco Busellato di nuovo in corsa
C’è anche un po’ di emozione per Ruggero Busellato e la sua squadra all’apertura dello spazio di Futuro Comune, inaugurato questa sera in piazza Pertini, a pochi passi dal Comune. Uno spazio «dove la politica, quella delle scelte concrete per il nostro paese, può essere vicina alle persone» dice il candidato sindaco Busellato, già primo cittadino a Cavaria con Premezzo tra 2004 e 2009 e ora ripresentatosi di fronte ai propri concittadini insieme ad un nuovo gruppo che riunisce al suo interno parte delle due liste dell’attuale minoranza, volti noti e nuovi ingressi che «credono che fare politica sia occuparsi del bene comune, per il singolo e per l’intera comunità», sottolinea Busellato. «Futuro Comune - prosegue - nasce da un’idea portante che si riassume in tre parole: partecipazione, persone e ambiente. Abbiamo scelto che sul simbolo non ci fosse un cognome, ma che il simbolo comunicasse un’idea di comunità: condividere è stato il metodo utilizzato per ogni decisione presa», pure per il programma che nasce «dall’ascolto e apporto dei cavariesi e premezzesi». Infine, Busellato si è concentrato sulla propria proposta, «alternativa credibile» alla maggioranza uscente di Franco Zeni: «È nostro diritto alzarci in piedi per dire ad alta voce che la gestione amministrativa dell’attuale maggioranza lascia indietro la partecipazione dei cittadini, l’attenzione alle persone e la tutela dell’ambiente. La critica alla conduzione amministrativa è doverosa e non ha niente a che fare con l’attacco personale, perseguendo la promessa di non attuarlo e augurandoci che anche l’altra parte rispetti le regole di una convivenza civile. Le persone che compongono Futuro Comune pongono attenzioni diverse alle esigenze della collettività privilegiando una visione pubblica delle problematiche, non solo quella privata. Le molteplici modifiche del Pgt ne sono esempio concreto: crediamo sarebbe stato necessario un maggior coinvolgimento dei cittadini e una maggiore attenzione all’ambiente che evitasse l’edificazione esasperata addirittura trasformando aree verdi inedificabili in aree edificabili. Chiederemo un confronto sui vari temi».
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