DA FARE
Una passeggiata nella storia

Non troppo impegnativa , nel fresco della valle del Lanza ci aspetta una piacevole gita che ci porta indietro qualche secolo e che ci fa apprezzare panorami inconsueti per le Prealpi lombarde.
Non lontano da Varese, alla confluenza dell’Olona con il fiume Lanza, inizia lo spettacolare percorso delle Cave di Molera; si parte da via Fiume, quella di Malnate, si può posteggiare poco prima nei pressi della vecchia stazione ferroviaria della Valmorea e si percorre appunto un percorso adiacente all’antica ferrovia, risalendo la valla del Lanza.
Si apprezza da subito la natura rigogliosa: un fiume cristallino e ampie distese verdi dove un comodo sentiero ci invita a proseguire.
Apparentemente sembrerebbe una bella passeggiata, lontano dal traffico e immersi in un paesaggio bucolico, con diversi mulini a coreografia e i riflessi, da fotografare, sulle mini rapide del fiume; ma improvvisamente si apre davanti a noi uno spettacolo inaspettato, una serie di grotte aperte che ci trasportano improvvisamente nel mistero e nel passato: le cave di Molera.
Giganteschi e spettacolari anfratti in cui la temperatura scende di molti gradi che offrono uno spettacolo entusiasmante, con colori, profumi, frescura e rumori di un paesaggio a dir poco inconsueto, alte decine di metri alcune sono in fondo a lunghi corridoi di roccia, altre, più accessibili, si adocchiano subito, il consiglio è quello di non superare le protezioni, si vedono molto bene e si possono fare superlative foto anche dal punto della catenella di sbarramento.
Formatesi circa venticinque milioni di anni fa, le cave iniziarono a essere utilizzate nel diciassettesimo secolo per le caratteristiche della pietra di Molera che era ideale per costruire palazzi, chiese e mura dei vicini paesi come Castiglione Olona, attività che è durata fino agli inizi del ventesimo secolo, l’estrazione della famosa Molera era effettuata prevalentemente a mano e trasportata grazie alla via ferrata, si può quindi immaginare l’immane sforzo per questo lavoro.
Le cave sono molte, grandi e piccine, nessuna di loro è pericolosa, sempre nel rispetto delle indicazioni.
Una passeggiata comoda, rilassante ed entusiasmante, che può essere completata, per i più arditi, arrivando fino a Mendrisio seguendo la via della ferrovia e magari visitando in Molino del Trotto, splendido esempio di macina funzionante; oppure, per chi desiderasse un po’ di sana salita, con il sentiero confinale dei longobardi raggiungendo le alture di Bizzarone.
È consigliabile a tutti per ammirare e ricordare le meraviglie che abbiamo a disposizione a km zero, o quasi, dalla nostra Varese.
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