VILLA MIRABELLO
Circolo artisti: la mostra per il centenario

Può essere visitata fino alla fine di aprile la mostra allestita a Villa Mirabello per celebrare il primo secolo di vita del Circolo degli artisti di Varese, fondato come Amici dell’arte il 26 giugno 1920 e rifondato dopo il secondo conflitto mondiale. L’esposizione è un’occasione unica per ripercorrere cent’anni di arte “made in Varese” fatta conoscere dal sodalizio, oggi presieduto da Antonio Bandirali, nella cui genesi ebbe una parte determinante il fondatore della “Cronaca Prealpina” Giovanni Bagaini.
LE OPERE
Il percorso parte dall’arte del Novecento a Varese in cui ebbero un ruolo di primo piano artisti che parteciparono alla fondazione del Circolo come Giuseppe Montanari, Domenico De Bernardi, Federico Gariboldi, Innocente Salvini, ai quali si aggiunsero, in quel lontano 1920, gli scultori Enrico Butti e Daniele Scola, le cui opere non possiamo vedere esposte perché sono perennemente offerte al nostro sguardo, dal momento che è opera di Butti il monumento ai Caduti che campeggia in piazza Repubblica mentre porta la firma di Daniele Scola la statua di Garibaldi che sorregge il fante morente posta nei pressi del Quartiere Belfiore a Biumo Inferiore. E fu merito di un altro scultore del Circolo, Angelo Frattini, che con Montanari, Salvini, De Bernardi e Carlo Prevosti rifondò il sodalizio nel 1945, rifondere in bronzo, grazie al gesso ritrovato in un cortile, il gruppo scultoreo di Scola che era stato fuso per esigenze belliche.
TRA MODA, MUSICA E REGIA
Accanto alla sala dedicata all’arte del Novecento si può visitare un’altra sala nella quale la pittura è inserita nel contesto socio-culturale della prima metà del Novecento. Figure a grandezza naturale mostrano l’evolversi della moda mentre un ampio testo di Mario Chiodetti rievoca le produzioni delle arti sorelle della pittura e della scultura a partire dalla musica. Una sala dedicata alla creatura di Giovanni Bagaini - la cui figura è tratteggiata da un testo del professor Robertino Ghiringhelli - in cui il visitatore è indotto a passare tra le pagine più significative di 135 anni di storia del nostro quotidiano, conduce alle opere, ispirate all’evento, degli attuali soci del Circolo degli artisti. Il gran finale è riservato a una particolare espressione artistica, l’arte ceramica, che ha avuto una storia gloriosa nel nostro territorio, a partire dalla produzione settecentesca di Castello Cabiaglio, segnata dalle scuole di Cunardo e di Ghirla e assurta a una fama mondiale con la produzione di Laveno Mombello. È doveroso citare l’appassionato regista di questa sezione, il ceramologo Enrico Brugnoni.
LA MOSTRA
La mostra è stata organizzata con il Circolo degli artisti dalla Varese Nascosta, dall’Associazione culturale europea e dalla Società storica varesina con il patrocino del Comune, della Provincia e della Fondazione comunitaria del Varesotto e potrà essere visitata fino a domenica 30 aprile tutti i giorni della settimana tranne il lunedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
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