DA SAPERE
Costruirsi il futuro sulle punte

«Sono piuttosto timida e con la danza riesco a esprimere emozioni che non riesco a esprimere verbalmente».
Benedetta Sicilia, di Gallarate, ha quindici anni. Alla danza classica si è avvicinata che era piccolissima. E da metà aprile studia alla European School of Ballet di Amsterdam. È una dei cinque ballerini, tra ragazze e ragazzi, che in questi mesi dalla fucina della scuola di danza gallaratese Proscaenium sono stati ammessi a prestigiose accademie nazionali e internazionali. «Alla European School of Ballet di Amsterdam sono arrivata in maniera particolare - racconta Benedetta -: è stato come un fulmine a ciel sereno. Ho sostenuto in questi mesi alcune lezioni online con una talent scout dell’Accademia e un giorno in videoconferenza è entrato il direttore della scuola che mi ha invitata lì». E la soddisfazione per lei è stata ancora più grande. Non solo: se in questi giorni Benedetta tornerà a casa per le vacanze estive, a settembre ripartirà per Amsterdam, dove è stata promossa al corso successivo. All’Ecole de Danse de l’Opera national de Paris è stata invece ammessa dal novembre dell’anno scorso Eleonora Nicoletti, che con i suoi tredici anni è la più giovane delle cinque nuove promesse della danza cresciute a Proscaenium. E anche lei è stata promossa al corso successivo. «Nonostante questo lunghissimo periodo di ormai un anno e mezzo di difficoltà e disagio – sottolinea con orgoglio Cinzia Puricelli, direttrice della scuola di danza gallaratese – abbiamo continuato con le lezioni online. Questi cinque ragazzi, tutti così diversi tra loro per carattere e particolarità, sono accomunati dalla determinazione e dalla forza di volontà, dimostrando che anche in momenti pesanti si può proseguire a lavorare e a crescere».
Del resto, una grandissima étoile recentemente scomparsa, Carla Fracci, che tra l’altro con la scuola gallaratese e la sua direttrice aveva un rapporto stretto di amicizia e di stima, diceva che per la “carriera misteriosa” della danza non basta solo il talento, ma occorre affiancare alla vocazione «la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza». Con un fine, aggiungeva: quello di «esprimere sentimenti, anche se attraverso una rigida tecnica». Facendo dunque passare «la parola attraverso il gesto». Con una fatica aumentata, sicuramente, per le condizioni di allenamento e per la situazione generale in sé. Ma l’esempio di impegno e di passione che li ha portati ai risultati ottenuti è un messaggio bello e importante e un esempio per tutti. «Da questo periodo i ragazzi sono stati veramente molto penalizzati – prosegue Cinzia Puricelli -, ma questi sono davvero dimostrazione di una forza e di una costanza che credo possa essere esempio concreto per tanti altri giovani che si scoraggiano davanti agli impegni». Testimonianza che dedicarsi e impegnarsi per ciò che ami, anche se ci sono momenti in cui sembra tutto più difficile, porta a raggiungere obiettivi che illuminano il cuore. «Nel periodo di chiusura per la pandemia – spiega ancora la direttrice di Proscaenium – abbiamo proseguito con le lezioni online sia per i corsi professionali sia per quelli amatoriali, proprio perché riteniamo sia molto importante per tutti avere un impegno fisso, un appuntamento costante. L’allenamento quotidiano è fondamentale per i professionisti, certo, ma si è rivelato tale anche per tutti gli altri ragazzi come momento di attività extrascolastica che ha aiutato e supportato in una situazione pesante e difficile. È stato faticoso, sicuramente, anche perché a casa nostra non abbiamo le attrezzature, gli spazi e i pavimenti adeguati. E più che sullo spazio abbiamo lavorato molto sul corpo, quasi un lavoro «da orologiaio», fine e attento. E lo sforzo non è certo andato perso».
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