ROMA
Dalla Freccia Nera a Sapore di Mare, addio a Mauro Di Francesco
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Sapore di mare, Abbronzatissimi ma
anche La Freccia Nera e Attila, flagello di Dio. è morto a 74
anni Mauro Di Francesco, detto "Maurino", attore e cabarettista
eclettico che aveva esordito giovanissimo e aveva raggiunto il
grande pubblico soprattutto grazie alle commedie degli anni
Ottanta.
Nato a Milano il 17 maggio 1951, figlio di una sarta teatrale
e di un direttore di palcoscenico amico di Tognazzi e Vianello,
debutta a soli 5 anni con il mago Zurlì e avrebbe poi ricordato
con orgoglio di essere stato "il più giovane allievo di
Strehler, nel Gioco dei potenti mi faceva fare il principe di
Galles".
Nel 1968 a 17 anni è il giovane Robby nello sceneggiato a
puntate trasmesso dalla Rai La Freccia Nera. Negli anni '70 si
dedica al cabaret, in coppia con Livia Cerini, per poi entrare a
far parte del Gruppo Repellente, ideato da Enzo Jannacci e Beppe
Viola, assieme a Diego Abatantuono, Massimo Boldi, Giorgio
Faletti, Giorgio Porcaro ed Ernst Thole.
Negli anni '80 la consacrazione come "Maurino" accanto a
Jerry Calà e Massimo Ciavarro. Recita in Sapore di mare 2 - Un
anno dopo; Yesterday - Vacanze al mare; Ferragosto OK, I
fichissimi, Chewingum e nei due Abbronzatissimi. È anche in
Attila, flagello di Dio di Castellano e Pipolo accanto a Diego
Abatantuono, con cui sarebbe rimasto amico e che lo avrebbe
diretto anche in teatro. L'ultimo film è del 2019 accanto
all'amico Jerry Calà in Odissea nell'ospizio.
Ha avuto un figlio, Daniele, nato dalla relazione con la
collega francese Pascale Reynaud conosciuta durante le riprese
di Sapore d'amore. Nel 1997 ha sposato Antonella Palma di
Fratianni, tutt'ora sua compagna di vita. Nel 2010 ha pubblicato
un libro, La logica del paradosso.
Una ventina di anni fa l'attore sparì per anni dalle scene in
seguito a un trapianto di fegato e rivelò in un'intervista al
Giornale: "Eh, fuori tutte le notti, ho cominciato a bere a 10
anni e ho smesso a 55. Faccio un appello a tutti i ragazzi:
lasciate perdere, l'alcol è peggio della droga. Non riducetevi
come me, sono un miracolato dopo il trapianto di fegato. Ora
voglio fare il testimonial dei donatori di organi". (ANSA).
© Riproduzione Riservata


