EQUILIBRI STRAVOLTI
Gallarate, Mucci conquista Forza Italia
La segreteria si ribalta, Longobardi a mani vuote

La vendetta è un piatto che si serve freddo. Ma quella servita ieri sera – giovedì 9 ottobre – durante la riunione della segreteria di Forza Italia Gallarate è arrivata congelata. A sette mesi dal congresso cittadino, che aveva sancito la vittoria di Calogero Ceraldi come segretario dopo un confronto acceso tra correnti, il partito di centrodestra si ritrova ora con gli equilibri completamente ribaltati.
La corrente che sette mesi fa era uscita sconfitta – quella che fa capo all’ex sindaco Nicola Mucci – ha riconquistato la scena. Con un’abile mossa politica, è riuscita a ottenere tutti, o quasi, i ruoli chiave all’interno della nuova segreteria cittadina. La corrente guidata dal vicesindaco Rocco Longobardi, che al congresso aveva sostenuto Ceraldi e ottenuto la maggioranza, è rimasta invece a mani vuote. Nessuna delega, nessuna rappresentanza: un colpo durissimo per chi, solo pochi mesi fa, sembrava controllare il partito. La domanda ora è inevitabile: cosa farà Longobardi? Resterà in Giunta, mantenendo la delega da assessore, o sceglierà di fare un passo indietro, lasciando spazio a un nuovo equilibrio interno in Forza Italia?
LA NUOVA SEGRETERIA
Ufficialmente nessuno parla, ma a microfoni spenti i commenti si moltiplicano. In molti, tra i “mucciani”, parlano di una “riconquista” maturata con pazienza e diplomazia. Dall’altra parte, tra i sostenitori di Longobardi, prevale l’amarezza.
Eppure i numeri parlano chiaro: 18 voti favorevoli, 10 contrari e 2 assenti. La proposta di Ceraldi – formalmente sua ma politicamente sostenuta dalla corrente di Mucci – è passata senza esitazioni. Il vice di Ceraldi infatti sarà Donato Lozito, Luca Pallucchini (Tesoreria), Patrizio Strino (Principi e valori),Eugenio Guzzetti (Partecipate), Leonardo Giuliani (Social Media), Giuseppe Bertinotti (Associazioni) e Moreno Carù (Dipartimenti e formazione). Tutti nomi riconducibili, direttamente o indirettamente, all’area mucciana.
LE TENSIONI E IL FUTURO
Già durante il congresso, Giulio Gallera aveva invitato le due correnti a trovare un punto di unità per evitare nuove fratture. Ceraldi, da parte sua, aveva più volte assicurato di voler essere «il segretario di tutti», e non di una sola parte. Proprio in questa direzione erano stati avviati, nei mesi scorsi, diversi incontri con l’area di Mucci per ricucire i rapporti interni. Ma i tentativi di mediazione sembrano aver prodotto l’effetto opposto: tensioni crescenti, discussioni e un voto che ha certificato il cambio di rotta. Ora, in casa Forza Italia, il clima è tutt’altro che sereno. Le ferite del congresso non si sono ancora rimarginate e la nuova segreteria, anziché pacificare il partito, rischia di acuire gli scontri interni. L’impressione è che la partita politica a Gallarate sia tutt’altro che chiusa.
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