SICUREZZA
Gavirate, rissa tra ubriachi: pendolari in fuga
Intervento dei carabinieri alla stazione ferroviaria

Un ritorno a casa da dimenticare per un cittadino che lunedì scorso alle 20.07 è sceso dal treno alla stazione di Gavirate proveniente da Milano.
L’uomo insanguinato
Non capita tutti i giorni, infatti, mentre si scende dal vagone, di incrociare un ubriaco tutto insanguinato che sale di corsa perché inseguito. E come se non bastasse, una volta messi i piedi a terra, rendersi conto che si è in mezzo a una decina di uomini extracomunitari litigiosi e ubriachi, che hanno appena fatto una rissa e seminano terrore tra chi hanno intorno.
La fuga di massa
Il tempo di realizzare che non era clima per assistere a scene disgustose e violente - le bottiglie in mano potevano essere armi- e tutti i passeggeri, tanti, che tornavano da una giornata di lavoro, sono scappati spaventati. Il tempo, però, c’è stato per osservare sotto la tettoia di fronte all’apertura del magazzino le bottiglie rotte gettate alla rinfusa e sentire le risate sguaiate di questi ospiti della stazione indesiderati.
L’allarme al 112
Il cittadino avrebbe dovuto, raggiunta l’auto di un familiare che l’aspettava fuori della stazione, spedire un pacco al Locker In Post della stazione, ma si è guardato bene dal ritornare. E ha compiuto l’azione più sensata: una volta in macchina, ha chiamato il 112 per avvisare di quello che stava succedendo. Gli sono stati passati i carabinieri della stazione di Gavirate a cui ha raccontato la sua esperienza. Una esperienza che in parte aveva vissuto un altro suo familiare, durante il pomeriggio. Per spedire il pacco che era ancora in auto, aveva raggiunto la stazione, ma s’è ben guardato dallo spedirlo perché il clima già cominciava ad essere critico: i ragazzi, tutti dai 24 anni in su, rumoreggiavano e l’azione più saggia è apparsa quella di andarsene per evitare spaventi o comunque brutte esperienze. È stato naturale per il cittadino che ha denunciato la situazione verificare se la sua scelta di chiamare le forze dell’ordine fosse andata a buon fine. E tale è stata.
L’arrivo dei carabinieri
Con la sua auto è passato di fronte alla caserma dove ha visto due auto dei carabinieri e dopo pochi minuti tre pattuglie erano in piazza Dante, così si chiama la piazza della stazione. È stata un’azione fulminea e coordinata e tutti i giovani sono stati fermati. Sono presenze, le loro, che sono già state notate in altre stazioni del circondario: si fermano per un periodo, poi se ne vanno in un’altra. Questa volta hanno raggiunto l’eccesso: la loro presenza è stata devastante. Non è bastato loro lasciare abbondanti tracce delle loro malefatte, ma hanno dato origine a uno spettacolo violento, tra l’altro sotto il raggio d’azione delle telecamere posizionate dall’amministrazione comunale. È risaputo che le stazioni, con i loro sottopassaggi, sono luoghi prescelti per dare sfogo all’inciviltà di persone balorde.
Bei tempi andati
Sono decisamente lontani i tempi in cui erano biglietti da visita per i paesi, con i loro fiori, la loro pulizia. Ora, spesso, appaiono il regno dell’incuria.
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