BUILDING GALLERY
Glitch: lo strappo che rivela un’altra dimensione
La collettiva di Chiara Bertola e Davide Ferri: 24 opere di dieci artisti esposti a Milano

Il filosofo francese Francois Iullien, in un suo saggio, sostiene che nella vita di ognuno di noi si verificano momenti in cui vengono a crearsi smagliature attraverso le quali filtrano segnali inaspettati tali da rivelare la presenza di una dimensione altra.
Da questa lettura Chiara Bertola e Davide Ferri hanno concepito la collettiva Glitch, termine gergale inglese che indica un disturbo o uno sfilacciamento all’interno di un sistema definito. Dieci gli artisti che hanno realizzato le 24 opere disposte sui due piani di Building Gallery a Milano. La collettiva merita attenzione per l’elevato tenore dei lavori esposti, tra questi va segnalata la colata materica di Angela de la Cruz, dove il cedimento della massa di colore nero, tende a formare un insieme che nell’avvicinarsi al piano terra concentra il suo massimo potenziale dinamico. Posto sul pavimento appare il supporto ligneo di Leonardo Morfini. L’esempio più nitido di Glitch si evince nei lavori di Alejandra Seeber.
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