STORIA DI TALENTO
Il ballo da Laveno a Vienna. È nata una stella
Massimiliano Santagostino, 20 anni, diplomato alla Scala professionista in danza classica e contemporanea, entra nella prestigiosa Compagnia dell’Opera austriaca

I sogni a volte s’avverano. Una forte passione maturata da ragazzino, anzi da bambino, che è cresciuta a passo di fatica, allenamento e determinazione, fino a salire sui palchi più prestigiosi della danza internazionale. È una nata stella.
VENT’ANNI, UN METRO E NOVANTA
Lui è un ventenne (21 a luglio) della provincia di Varese e per la precisione di Laveno Mombello: Massimiliano Santagostino. È entrato nella Compagnia junior dell’Opera di Vienna e ha partecipato a numerose produzioni sia nella compagnia (la Dama delle camelie, Don Chisiotte, Coppélia, Giselle, Il lago dei cigni, La bella addormentata e Winter’s Tale), sia nella junior, come domenica scorsa quando è stato tra i protagonisti della nuova produzione teatrale del direttore Martin Schlapfer, dal titolo “Peter und der wolf” (“Pierino e il lupo” di Sergei Prokofiev). Massimiliano ha interpretato il personaggio del lupo. Applausi a scena aperta.
Emozionata la mamma, Maria Vittoria Schiavo-Lena che l’ha visto dal vivo a Vienna e ad ogni grande esibizione si commuove, le si scalda il cuore, come agli inizi. Gli inizi, già.
LA CARRIERA
La storia artistica del ballerino Massimiliano Santagostino - per la cronaca: alto quasi un metro e novanta, fisico statuario - comincia all’età di 10 anni quando, spinto dalla madre che a sua volta era stata danzatrice in gioventù, ha frequentato un corso a Ispra. Gli era piaciuto, del resto Massimiliano aveva già dimostrato buone attitudini al movimento in vari sport. Il passo successivo? La scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, che è una delle scuole più selettive al mondo. Tanto per capirci: 800 candidati all’anno, 2 al massimo tre ammessi per classe. Il primo tentativo
da parte del ventenne di Laveno dopo due mesi di corso e audizioni non è andato bene.
PRIMA QUALITÀ: LA TENACIA
«Ma non si è arreso» spiega la mamma. E infatti si è preparato a lungo con lezioni tra Laveno, con l’insegnante Stefania Trivellin, e Milano, con Stefano Benedini, due grandi professionisti, e ci ha riprovato. E ce l’ha fatta: preso. A 12 anni si è sviluppata quindi l’esperienza nella scuola di ballo scaligera superando ogni anno gli esami di sbarramento ed arrivando così fino in fondo.
IL PALCOSCENICO DELLA SCALA
In questi anni ha partecipato ad importanti produzioni. Eccone alcune: solista nel ruolo di angelo in Serenade di George Balanchine e Patricia Neary al Teatro Petrarca di Arezzo; Pas des Trois in Cenerentola di Frederic Olivierì al Teatro Strehler di Milano; solista nel ruolo di amico di Colas in La Fille Mar Gardee di Frédéric Olivierì al Teatro alla Scala; ballerino anche in Canone Allegro di Valentino Zucchetti e in Largo di Matteo Levaggi, calpestando in entrambe le esibizioni ancora una volta il prestigioso palcoscenico del Teatro alla Scala.
Nel 2023 il diploma di ballerino professionista di danza classica e contemporanea, col punteggio di 28/30.
Negli anni milanesi la madre Maria Vittoria e il padre Luca hanno preso un appartamento nel capoluogo regionale per stare vicini al figlio, alternandosi tre giorni a testa durante la settimana. Il ragazzo ha avuto tenacia sì, ma i suoi genitori non sono stati da meno.
Massimiliano ha una sorella Andrea, 24enne, già laureata che lavora a Parigi, e un fratello minore, Gabriele, diciottenne, che frequenta il liceo Scientifico Ferraris di Varese.
VIENNA, PARIGI O MILANO...
Da un paio d’anni, il ballerino professionista del Varesotto, vive nella capitale austriaca, ingaggiato, come detto, dalla Ballettakademie der Wiener Staatsoper. È in attesa in questi giorni della decisione sul futuro, ovvero se gli verrà sottoscritto il contratto da professionista con il corpo di ballo viennese diretto, dalla prossima stagione, da Alessandra Ferri. Potrebbe viceversa approdare su altri palcoscenici altrettanto prestigiosi. Milano, Parigi...
Di sicuro, la carriera è tracciata.
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