BENESSERE
Il decalogo della salute mentale
Un italiano su dieci ha problemi psicologici, con un costo complessivo per la sanità pubblica di circa 87 miliardi di euro l'anno

In occasione dell'ultima Settimana mondiale del cervello, che si celebra in tutto il mondo nel mese di marzo, la Società Italiana di Neurologia (SIN) ha presentato un decalogo per rispondere in modo più incisivo a quella sfida che è oggi nel nostro Paese la salute mentale. Basti pensare, infatti, che in una famiglia italiana su 10 c'è una persona che soffre di malattie neuro-psichiatriche, con un costo complessivo per la sanità pubblica di circa 87 miliardi di euro l'anno.
La prima lettura del Decalogo è avvenuta all'Auditorium "Cosimo Piccinno" di Roma, alla presenza di esponenti politico-istituzionali ed esperti del settore.
L’evento è stato anche occasione per fare il punto sulla strategia italiana nella Salute del Cervello 2024-2031 e rilanciare due organizzazioni, chiamate "One Brain One Health" e “Italian Brain Health Strategy”, a conferma di impegni già condivisi sul piano internazionale e nazionale.
Tutto questo per fa fronte a numeri che preoccupano: secondo uno studio pubblicato su The Lancet Neurology, con il contributo dell’OMS, sono circa 3,4 miliardi le persone in tutto il mondo che convivono con una condizione neurologica (ictus, encefalopatia neonatale, emicrania cronica, demenza, meningite, epilessia, disturbi dello spettro autistico e tumori del sistema nervoso centrale).
«Le malattie del cervello, come tutte le malattie, hanno il diritto di protezione e cura in qualsiasi età della vita - sostiene Alessandro Padovani, presidente della SIN - a prescindere che si tratti di patologie psichiatriche, neurologiche o neurochirurgiche, croniche o acute, dettate o meno da condizioni relazionali o psicologiche perché la salute del cervello è strettamente connessa alla salute nella sua accezione più ampia e globale, includendo le persone, le comunità, l’ambiente e anche gli animali di compagnia».
IL DECALOGO
Tutto questo trova conferma nei consigli che si leggono nel Decalogo:
1. Un'attività fisica regolare: l'esercizio migliora il flusso sanguigno cerebrale, sono meglio le attività aerobiche e quelle muscolari.
2. Una dieta salutare, come quella mediterranea, ricca di verdure, frutti di bosco, noci e mandorle, cereali integrali e grassi leggeri con Omega-3 e Omega-6 che proteggono i neuroni.
3. Un sonno di qualità: dormire 7-9 ore a notte aiuta la memoria, oltre a mantenere una routine normale.
4. La stimolazione del cervello: attività mentali costanti rafforzano la riserva cognitiva. Leggere, imparare nuove lingue e ascoltare musica sono attività consigliate.
5. Lo stress cronico danneggia l'ippocampo (zona del cervello) e riduce le difese del sistema immunitario. Tecniche come meditazione, mindfulness, yoga e respirazione profonda evitano lo stress.
6. Una vita attiva: i contatti sociali stimolano la funzione cognitiva e quella emotiva. Partecipare ad attività di gruppo, coltivare relazioni con amici e familiari, se possibile fare volontariato. Si consiglia anche la convivenza con un animale domestico.
7. Evitare i traumi cranici: indossare il casco in situazioni pericolose (moto, bicicletta, monopattino, ecc.) e adottare misure per prevenire le cadute anche in casa.
8. Salute cardiovascolare, controlli uditivi (apparecchio acustico) e visivi (occhiali). Malattie croniche come ipertensione, diabete, obesità e colesterolo alto possono danneggiare il cervello. Disturbi della vista e dell'udito causano un impatto negativo, soprattutto negli anziani.
9. Sostanze dannose: limitare l'assunzione di alcolici, evitare sigarette, droghe e inquinamento atmosferico.
10. La depressione e l'ansia sono fattori di rischio per il declino cognitivo. Ai primi sintomi chiedere la consulenza di un medico specialista.
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