TEMPO LIBERO
Il Fai fa riscoprire le bellezze di Varese
Sabato e domenica porte aperte nei più bei luoghi varesini, ma solo su prenotazione

Sabato 27 e domenica 28 giugno oltre 200 luoghi aperti in più di 150 località d’Italia con il Fai, ma attenzione alla prenotazione online obbligatoria sul sito www.giornatefai.it
fino a esaurimento posti ed entro le 15 di venerdì 26 giugno.
Tra i luoghi visitabili in Lombardia ce ne sono anche alcuni del territorio varesino: eccoli.
Cadegliano Viconago - Parco naturalistico dell’Argentera
Un luogo magico interamente attraversato dal torrente Dovrana che forma incantevoli cascatelle al suo interno. Oltre alla maestosità dei numerosi alberi secolari, il parco è interessante per i resti di antichi mulini ad acqua, arricchiti di graffiti e affreschi, un bel laghetto e il singolare ponte per il passaggio dell’antica tramvia che collegava Varese a Ponte Tresa.
Varese - Villa Panza di Biumo
Racconta il verde architettato: in cima a una panoramica collina si estendono un giardino alla francese, con una monumentale carpinata e un’esedra di lecci potati in forma, e un parco all’inglese con colline, tempietto e laghetto, che sono il risultato di disegni successivi, dovuti ai proprietari e alle mode tra Seicento e Novecento, ma soprattutto di radicali interventi costruttivi, tra cui lo sbancamento della stessa collina, oggi inimmaginabili, perfettamente integrati in un luogo concepito da sempre per esprimere armonia ed equilibrio, nella natura come nell’architettura e nell’arte.
Torre di Velate
Affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale, la torre si erge per cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dall’epoca longobarda. La visita avrà durata di circa mezz’ora e sarà occasione per scoprire la storia della Torre, le tecniche di costruzione e di consolidamento attuale. La visita comprenderà anche un approfondimento sul castagno di epoca settecentesca presente nel terreno di pertinenza della Torre stessa.
Varese - Antica pensilina del tram
Manufatto tardo eclettico (XIX-XX sec.) concepito per riparare i viaggiatori dalle intemperie e dal sole, la Pensilina del Vecchio tram che portava alla Prima Cappella del Sacro Monte è testimonianza di un’epoca significativa per la città: un’epoca in cui il Varesotto era meta di villeggiatura sia per la ricca borghesia milanese sia per i turisti inglesi, americani, tedeschi attratti dalle guide che decantavano le bellezze delle località prealpine.
Casalzuigno - Villa Della Porta Bozzolo
Racconta il verde teatro. Un sontuoso giardino formale, con quattro terrazze decorate da statue e la radura del cosiddetto Teatro, impreziosita dai giochi d’acqua di una fontana-peschiera, è uno spettacolo che dal Seicento stupisce e diletta gli ospiti di questa «villa di delizia». Una scenografia disegnata e costruita ad arte, che risale fino a un panoramico belvedere, concepita per fondere bellezza e produttività agricola: sulle terrazze, oltre a un roseto (piantato dal FAI) e a rare camelie, storicamente si coltivano ulivi, peri, meli, prugni, peschi e limoni.
Gornate Olona - Monastero di Torba
Racconta il verde longobardo”: un monastero di monache benedettine posto al limitare di un bosco, cela silenzioso e pacifico i monumentali resti della città longobarda di Castelseprio che sono al centro di indagini archeologiche intraprese dal Fai con esiti sorprendenti: oggi la natura ha preso il posto dell’antica città e lungo il fiume, un tempo inquinato, percorsi a piedi e in bici permettono di riscoprire un angolo intatto di verde della Valle dell’Olona.
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