ARTE
Il Natale si vive a Palazzo Marino con “La Madonna di San Simone” di Federico Barocci
Fino al 12 gennaio 2025 tutti i giorni ore 9.30-20. Ingresso libero con visite guidate gratuite

È stato l’artista più pagato, voluto e richiesto alla fine del Cinquecento. Federico Fiori detto Barocci (1535-1612), pittore, straordinario disegnatore e innovativo incisore, per quasi un secolo segna la scena artistica italiana ed europea. Lo fa pur rimanendo nella sua Urbino, città in cui si stabilisce definitivamente per scelta dopo importanti soggiorni e commissioni a Roma. Grazie alla mediazione del suo signore e amico, il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere, diviene interlocutore di papi, sovrani e imperatori, e dei più importanti committenti. Tra questi Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595, che gli commissiono un’opera per il Duomo (Compianto sul Cristo morto e santi, oggi nei Musei Civici di Bologna), e per sé una Natività (alla Pinacoteca Ambrosiana) che, secondo le sue stesse parole, era «una delle più care cose che io mi abbia». Nel periodo di Natale la sua Madonna con il Bambino tra i santi Simone (con la sega simbolo del suo martirio) e Giuda Taddeo (che tiene in mano un’alabarda) è esposta a Palazzo Marino a Milano per il tradizionale appuntamento natalizio offerto dal Comune (con ingresso e visita guidata gratuiti). Realizzata intorno al 1567 per la chiesa di San Francesco a Urbino, fu commissionata da Simone Bacchio, un artigiano locale, che voleva così commemorare un evento tragico. Il volto della moglie, nell’angolo destro, è realizzato in carta applicata poi alla tela, tecnica molto complessa amata però da Barocci. Bellissima la figura di Maria che insegna a leggere al Bambino Gesù, tra pagine che si muovono leggere, manti svolazzanti, corpi in movimento, in un trionfo di colori teneri, dai rosa ai gialli agli aranci, alla ricerca di una spiritualità profonda e di una autenticità – commenta Anna Maria Ambrosini Massari, curatrice della mostra insieme a Luigi Gallo -, che è di tutti noi, se la cerchiamo.
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