IL PROGETTO
I mozziconi riutilizzabili

Dalle sigarette ai fiori, a Capannori in Toscana si può. Il progetto si chiama Focus (Filter of cigarettes reUse Safely) ed è nato al Centro Avanzi dell’università di Pisa in collaborazione con il Cnr e il Comune di Capannori, in provincia di Lucca.
È un progetto triennale sperimentale: a Capannori trasformano i filtri usati delle sigarette in un substrato inerte per l’agricoltura idroponica, cioè in coltivazioni senza terra e di fatto fuori dal suolo.
L’idea è di coltivare piante non alimentari. A coordinare la ricerca a cui partecipano una decina di scienziati fra fisiologi vegetali, ingegneri e agronomi è il professor Lorenzo Guglielminetti.
Il progetto consiste nel preparare i mozziconi nelle loro componenti biodegradabili ovvero carta e tabacco e sottoporre i filtri a un lavaggio. Nessun trattamento chimico viene utilizzato ma una semplice bollitura e poi una “pettinatura” del filtro decomposto per poterlo usare “al posto della lana di roccia nella germinazione dei semi. I ricercatori stanno testando la tipologia di semi che possono crescere dai filtri usati: bene i girasoli mentre altre specie non sopravvivono. Muoiono per la cosiddetta asfissia radicale.
Infine, i ricercatori hanno utilizzato delle alghe per decontaminare le acque di lavaggio dei filtri da cui hanno prodotto un biocarburante. I filtri hanno una vita lunga per lo smaltimento, fra i 5 e i 12 anni, inoltre diventano esche nocive per gli uccelli. In una delle ultime ricerche di Legambiente emerge mozziconi al primo posto tra i rifiuti che infestano il verde: rappresentano il 37%.
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