DA ASCOLTARE
Il sassofono contaminatore di Kamasi Washington
Il musicista di Losa Angeles si esibisce martedì 22 aprile alle 21 all’Alcatraz di Milano

Bloccato da un malanno fisico qualche settimana fa, con conseguente slittamento della data milanese, Kamasi Washington è ora finalmente pronto a calcare il palcoscenico dell’Alcatraz martedì 22 alle 21 (apertura porte alle 19, biglietti 40 euro circa). Esponente di assoluto pregio del jazz contemporaneo, ma potremmo dire anche di quello del futuro, il sassofonista losangelino rappresenta al meglio quella compenetrazione di stili che hanno le proprie radici nella cultura afroamericana, ma che a buon diritto possono essere considerate patrimonio globale. Lo dimostrano le sue versatili collaborazioni con decani del rap come Kendrick Lamar, suo amico e vero e proprio guru dell’hip hop odierno, e con leggende viventi del jazz come Herbie Hancock, insieme a cui curerà per il secondo anno consecutivo l’ambiziosa rassegna Hollywood Bowl Jazz Fest. Ma delle sue inclinazioni al dialogo e alla ricerca parlano inoltre le sue incursioni nel pop, tra cui, soprattutto, quella a fianco della celebre band Florence + The Machine, presenza fissa delle rotazioni radiofoniche internazionali. All’Alcatraz si recherà però nella sua veste solista per presentare l’album Fearless Movement, in uscita i primi di maggio e ispirato tanto al fascino per il mondo della danza quanto alla nascita della prima figlia di Washington. La sua musica rielabora così avanguardismo e modernità, integrando la propria eredità genetica musicale con il gusto per la contaminazione di generi e attitudini. Washinton è solito esibirsi con una band numerosa ed eclettica, figlia di un coacervo di interessi che includono pure soul e R&B.
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