BARI
Intimidazioni a Foggia Calcio, arresti e daspo

(ANSA) - BARI, 19 MAG - Una campagna estorsiva con
intimidazioni volte a determinare una cessione forzata della
società Calcio Foggia per un valore inferiore a quello di
mercato, sarebbe stata messa in atto da un gruppo di ultras
diretta espressione della criminalità organizzata locale. E'
quanto accertato da indagini condotte dalla procura distrettale
antimafia di Bari che hanno portato alla esecuzione oggi della
misura di prevenzione dell'amministrazione giudiziaria nei
confronti della società sportiva, all'arresto di quattro persone
ritenute responsabili di tentata estorsione nei confronti del
presidente della società e all'emissione di 52 daspo.
In particolare gli arresti sono stati fatti dalla polizia in
esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal Gip del
Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia barese nei riguardi di quattro persone accusate di
tentata estorsione in danno del presidente del Calcio Foggia
1920. I cinquantadue Daspo "fuori contesto", sono stati emessi
dal questore nei confronti di pregiudicati della provincia per
delitti di criminalità organizzata e in materia di stupefacenti.
Secondo quanto accertato dalle indagini, la lunga campagna di
intimidazione e di azioni violente era diretta a costringere il
titolare della società sportiva a dimettersi e a cedere il
controllo della società, in seguito al suo rifiuto di affidare
di fatto a quei medesimi gruppi i servizi di gestione del
sistema delle sponsorizzazioni e degli accrediti per l'ingresso
allo stadio, oltre che il controllo di assunzioni e rapporti
professionali all'interno della società sportiva. Gli attentati
erano cominciati il 18 giugno 2023, con l'esplosione di colpi di
fucile indirizzati all'autovettura dell'allora capitano del
Calcio Foggia 1920, e culminati con la collocazione di un
rudimentale e pericoloso ordigno esplosivo vicino all'automobile
di Emanuele Canonico, allora vice presidente della società
Foggia Calcio 1920, parcheggiata all'interno della sede
dell'impresa edile "CN Costruzioni Generali s.p.a." a Modugno.
Nell'ambito delle indagini sono stati sventati due attentati
incendiari ad autovetture in uso ai vertici del Foggia Calcio
1920 (in un caso, era individuato nella flagranza del reato un
minorenne quale uno degli esecutori del progetto delittuoso).
Intercettazioni e perquisizioni hanno consentito, anche
attraverso il sequestro di materiale informatico e documenti
(fra i quali un foglio manoscritto, rinvenuto in possesso di uno
degli indagati, sul quale erano stati cripticamente riportati
gli obiettivi criminali delle azioni delittuose), di collegare
tutti gli episodi intimidatori ad un'unica regìa, diretta a
destabilizzare l'assetto gestionale societario e a condizionare
negativamente le stesse attività sportive, imperniata sul
ricorso alla forza intimidatrice di una delle "batterie" nelle
quali, come noto, si articola il sodalizio mafioso della
"Società Foggiana". (ANSA).
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