ITINERARI
La Grande Muraglia piemontese

Alzi la mano a chi non è capitato in questi ultimi mesi di sognare di viaggiare, prendere il primo aereo e volare verso destinazioni lontane. La voglia di conoscere, esplorare non è mai stata così forte proprio perché sconsigliata al momento. E se sognare è bello, ma vivere un’esperienza diversa lo è ancor di più, possiamo dedicarci alla scoperta nel nostro Belpaese che offre stimoli culturali e naturalistici da far invidia al mondo intero.
Il desiderio più grande è quello di vedere la Grande Muraglia Cinese? Potreste “accontentarvi” di passeggiare sulla cosiddetta Muraglia Piemontese che dista solo tre ore di macchina dal Varesotto. Si tratta del forte di Fenestrelle, nell’alta valle del Chisone sulla strada che da Torino porta a Sestriere, che vanta il primato di essere la più grande struttura fortificata in muratura d’Italia e la seconda solo dopo la Grande Muraglia Cinese, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
La sua costruzione a scopo difensivo fu voluta da Vittorio Amedeo nel 1728 in un punto strategico posto lungo l’impervio confine tra Italia e Francia, ma fu completato solo nel 1850 dopo ben 128 anni di duro lavoro. Il progetto dell’ingegnere Ignazio Bertola era stupefacente: una lunghissima muraglia e una serie di edifici, articolati e collegati tra di loro, dalle diverse particolarità.
Il risultato che appare agli occhi dei visitatori è una costruzione imponente e maestosa sviluppata su 1.350.000 metri quadrati di superficie e con 635 metri di dislivello. L’impatto fa restare a bocca aperta. Nel corso della sua storia la fortezza è sempre stata presidio militare, ma ha dovuto affrontare ben pochi momenti di guerra. La struttura divenne principalmente luogo di detenzione di stato e militare. Dopo la Seconda guerra mondiale il forte iniziò il suo declino fino al totale stato di abbandono che terminò negli anni Novanta quando l’associazione Progetto San Carlo-Forte di Fenestrelle onlus, con grande impegno, ha riportato all’antico splendore.
Tre i complessi fortificati il forte San Carlo, il Tre Denti e il Delle Valli. Il San Carlo - nome dato in onore del re Carlo Emanuele III - occupa un terzo della superficie da cui partono in successione e in salita ventotto risaliti, tipo gradoni, motivo per cui il complesso viene chiamato la Grande Muraglia Piemontese. La monumentale costruzione è composta anche da altri edifici più piccoli ognuno con un suo ruolo specifico nelle complicate strategie di difesa.
Diverse le possibilità di visita, da quella di un’ora che comprende il tour nei palazzo del Forte San Carlo, a quella più suggestiva effettuata la sera durante la quale i componenti dell’associazione Progetto San Carlo onlus si trasformano in figuranti muniti di costumi d’epoca e fanno rivivere momenti di storia che hanno caratterizzato i 300 anni di vita della costruzione. Ideale per chi ha voglia di camminare è la passeggiata reale - dalle 9 alle 16 circa - pensata con un taglio escursionistico che permette di percorrere tutta la Grande Muraglia dalla Scala Reale per arrivare al Forte delle Valli e poi ai forti alti, per poi scendere dalla strada dei cannoni che attraverso una foresta di pini riporta al Forte San Carlo.
Tra i tantissimi aneddoti e curiosità legati a questa maestosa costruzione, c’è un evento particolare, la «4000 Scalini Corriforte», che richiama moltissimi appassionati. Si tratta di una corsa in cui i partecipanti devono percorrere in salita ovviamente i 4000 scalini della grande e lunga scala coperta per un totale di 2800 metri e un dislivello di 650 metri che collega il Forte San Carlo al Forte delle Valli.
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